Poco più di un anno fa dicevate ancora che un’entrata in Italia era “prematura”. Cosa è cambiato?

Soprattutto la nostra abilità nel penetrare nuovi mercati. Sappiamo muoverci più velocemente ed abbiamo un respiro più globale. La nostra esperienza e i nostri contenuti sono cresciuti con ogni nuovo territorio.

L’Italia ha alcune caratteristiche particolari, una bassa affluenza alle sale, una TV generalista e un alta consuetudine alla pirateria…

Noi pensiamo di offrire un prodotto molto accessibile e di altissima qualità e questo aiuterà a scoraggiare la pirateria. Poi io credo che malgrado la gente vada poco al cinema, ci sia ancora la passione per le buone storie. La gente vuole nuovi modelli per consumarle e questo per noi è di buon auspicio.

Avete già una produzione italiana?

Non lo possiamo ancora annunciare ma sarà disponibile prima della fine di quest’anno a fianco dei programmi che abbiamo prodotto in Francia e in Messico. Intendiamo avere un’offerta di produzioni italiane con cast italiani.

Qual è il passo critico per operare in paese straniero?

La cosa più difficile è indovinare i primi sei mesi perché ogni territorio si comporta in modo diverso per quanto riguarda il tasso di crescita. A volte si tratta di aspettare alcuni mesi. Altrove registriamo un afflusso molto forte sin dall’inizio. In un paese magari la gente ha già sentito parlare del nostro Daredevil (una coproduzione con la Marvel, ndr) e non aspetta che di poterlo vedere.  Altrove deve scoprire più lentamente i nostri i programmi. Per quanto riguarda l’Italia siamo ottimisti perché crediamo che da voi esista comunque ancora una forte cultura del cinema. Il fatto che esistano siti internet che sottotitolano volontariamente serie americane la dice lunga sulla domanda che c’è per il nostro prodotto.

Però dovrete fare i conti col fatto che molte vostre serie sono già in precedenza state cedute ad altre emittenti come Sky..

Si, alcune delle nostre prime serie sono state vendute e vanno in onda su altri canali. Ma questo è il caso anche in Francia e Australia ad esempio. In altri casi abbiamo acquisito noi i diritti di programmi che negli Stati Uniti non sono nostri come Better Call Saul e Penny Dreadful. Alla fine credo che le cose si bilancino. In ogni paese la nostra offerta varia lievemente.

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