Dietro le giaculatorie pagane inneggianti a Silvio Berlusconi, che tutto è stato salvo che un santo, succede qualcosa che non corrisponde alla messa in scena dominante. La serata di lunedì scorso è stata praticamente occupata dalla cerimonia mediatica di ricordo del patron di Arcore. Già nel cosiddetto day time era successo, con piaggerie incresciose e un chiaro tentativo di riscrivere la storia italiana. Una prova generale, questo è successo, di quel cambio di narrazione in cui i vincitori di oggi modellano l’immaginario e la memoria a proprio uso e consumo. Però, talvolta le ciambelle non vengono con il buco. Infatti,...