Sempre sotto la media del 2020, ma il festival recupera spettatori e per la quarta serata, la penultima, sono stati 11.115.000 gli spettatori della prima parte, con il 43,3% di share. La seconda parte, andata avanti fino alle 2 di notte, è stata seguita da 4 milioni 980mila spettatori e share del 48,2%. Per intenderci, la media ponderata della serata di ieri è stata di 8.014.000 spettatori con il 44,7% di share mentre lo scorso anno la media della quarta serata era stata di 9.504.000 spettatori con il 53,3%. Show al solito interminabile – si è chiuso alle 2 di notte – e cliché rispettati: Amadeus non palesa stanchezza e procede come un automa interagendo con il compagno di merende Fiorello che quest’anno sfrutta la sua abilità passata nei villaggi turistici: l’improvvisazione. Dal nulla la battuta pronta, anche se non sempre azzeccata.

AD AFFIANCARLI Barbara Palombelli, professionale ma diciamocela tutta, glaciale, il solito Zlatan versione ‘ti spiezzo in due’ e Achille Lauro stasera declinato punk con tanto di replica del bacio in bocca a Boss Doms, pari pari a quello del 2020. Le canzoni pian piano entrano in testa, irresistibile la Musica leggerissima di Colapesce Dimartino – pur sempre con qualche smagliatura vocale di troppo – e l’autorevole Madame. Ma il plauso va a Enzo Avitabile, bravissimo nel suo tributo a Carosone e ad Alessandra Amoroso, Emma e Matilde Gioli che hanno portato all’Ariston, vuoto, le istanze dei lavoratori dello spettacolo, «perché il lavoro è un diritto di tutti e non un colpo di fortuna. Il voto della serata è dei giornalisti che si sono concentrati in massa su Colapesce e Dimartino, Madame, Maneskin. La classifica generale aggiornata vede però in testa Ermal Meta (quinto anche per i giornalisti), seguito da Willie Peyote, Arisa, Annalisa, Maneskin, Irama, La rappresentante di Lista, Colapesce Di Martino, Malika Ayane, Noemi. Stasera il gran finale