Il taglio di 2,352 miliardi di euro al Servizio sanitario nazionale per l’anno 2015 sancito da Governo e Regioni fa paura alle associazioni di pazienti e alle aziende del farmaco. «Con questa scelta purtroppo il Ssn dovrà contare per la farmaceutica su circa 220 milioni di euro in meno rispetto al 2014, che diventano 500 milioni in meno se si considera anche il taglio alle risorse per l’edilizia sanitaria.

Il tutto verrà scaricato ancora una volta sui redditi delle famiglie» spiega Tonino Aceti, coordinatore nazionale del Tribunale per i diritti del malato Cittadinanzattiva. Il risultato sarà, secondo l’associazione, quella di acuire i problemi delle persone: Livelli Essenziali di Assistenza sempre meno garantiti, taglio dei servizi e compressione di diritti e tutele.

Protestano anche i medici dell’Anaao Assomed, insieme a Fp Cgil e Fp Cgil Medici: «Ai 31 miliardi di tagli dei Governi Berlusconi e Monti se ne aggiungono altri 2 con il Governo Renzi, altro che cambiare verso. Un atto di irresponsabilità».