Sei mesi esatti dopo l’attacco alla sinagoga di Pittsburgh del 27 ottobre scorso in cui persero la vita 11 persone, uccise da un suprematista bianco, un altro attacco è stato sferrato, questa volta a San Diego, in California nella sinagoga di Poway, durante le celebrazioni per la fine del Passover, la Pasqua ebraica. La sparatoria ha provocato un morto e 3 feriti, tra i quali il rabbino.

Il sindaco della città, Steve Vaus, ha definito l’attacco “un crimine d’odio”, e la polizia ha fermato il killer, un ragazzo di 19 anni, John Earnest, che ha aperto il fuoco con un fucile semiautomatico ed è stato fermato mentre tentava la fuga. Dall’analisi dei social e delle attività online del ragazzo, si profila l’identità di un suprematista bianco; sono state ritrovate lettere dove denuncia il suo odio verso gli ebrei e dice di essersi ispirato a Brenton Tarrant, il responsabile della strage in una moschea e in un centro islamico di Christchurch, in Nuova Zelanda, e di aver appiccato il fuoco anche a una moschea nella località di Escondito.

Earnest avrebbe postato una lettera per invitare altri suprematisti bianchi a seguire il suo esempio e spiega di aver impiegato quattro settimane per pianificare il suo attacco alla sinagoga.

Nella lista di persone a cui ha dichiarato di ispirarsi compare anche Adolf Hitler e nella lettera/manifesto il 19enne dice di voler attaccare la sinagoga per “aiutare la razza europea” a difendersi dal “giudaismo internazionale”. Gran parte della lettera è una litania di teorie cospirative sugli ebrei al centro della narrativa antisemita degli ultimi due millenni, dall’uccisione di Gesù al controllo della finanza e dei media.

La sparatoria ha riacceso sia le polemiche sul collegamento tra antisemitismo e le dichiarazioni razziste di Trump che sulle leggi per il controllo delle armi.

Il giorno seguente la sparatoria, col suo primo tweet del mattino, Trump ha attaccato il governatore democratico dello Stato di New York, Andrew Cuomo, uno dei maggiori difensori delle politiche del Gun Control: “La Nra (National Rifle Organization, la lobby delle armi) è sotto assedio da parte di Cuomo e dal procuratore generale dello Stato di New York – ha scritto The Donald – che usano illegalmente l’apparato legale dello Stato per distruggere questa organizzazione molto importante. Bisogna agire insieme, fermare le lotte interne e tornare alla GRANDEZZA. VELOCE!”.