Contro i colleghi di governo, contro la Germania, contro la Marina militare e la Guardia di Finanza. Matteo Salvini non si fa sfuggire l’occasione dei nuovi salvataggi nel Mediterraneo per alzare il livello della sua propaganda, al solito in diretta facebook. «Abbiamo una Marina militare, una polizia del mare? Chiedo ai vertici delle Forze armate se la difesa dei confini è diritto dovere oppure se i confini italiani sono diventati un di più». L’affondo contro la ministra della difesa Trenta e il ministro dell’economia Tria è anche più netto: «Mi sento solo, mi farebbe piacere che il ministro della difesa e quello dell’economia fossero al mio fianco per difendere i nostri confini. Le forze armate in mare non dipendono da me». Per Tria c’è anche un attacco personale: «Se non ricordo male c’era anche il figlio del ministro dell’economia a bordo di Mediterranea, la nave dei centri sociali…».

Sempre più cupo, Salvini nella sua diretta ripete a memoria un classico del complottismo dell’estrema destra: «Queste non sono operazioni di soccorso, sono invasioni pianificate del continente europeo organizzate da miliardari alla Soros che vogliono nuovi schiavi e cancellare popoli, radici, culture e tradizioni».

A Salvini risponde la ministra 5 Stelle Trenta, l’ufficio stampa della difesa fa infatti sapere che «da giorni abbiamo offerto supporto al Viminale sulla situazione di queste ore e il Viminale lo ha respinto, in più di una occasioni. Questi sono i fatti».
Ma al titolare del Viminale non interessano i fatti quanto l’occasione per rimettersi al centro della propaganda, tra un altro insulto a Carola Rakete e un ennesimo attacco alla magistratura. «È evidente che è in corso un attacco contro il governo italiano e in particolare contro un ministro che ha dimostrato di avere le palle e il consenso del popolo italiano». Dice. Per poi concludere: «Non mollo e vado fino in fondo, anche se fossi l’ultimo. Abbiamo un orgoglio e combatterò all’interno del governo perché i confini vengano rispettati. Darò la vita per proteggere i confini dell’Italia».