Ma i migranti della nave Diciotti possono essere trasferiti in Albania, un paese che non fa parte dell’Unione europea? La prima a prendere in qualche modo le distanze da questa ipotesi è proprio l’Ue che ieri ha rinviato a Roma per ogni chiarimento in proposito. L’accordo «per quanto capiamo è passato da accordi bilaterali tra l’Italia e l’Albania», ha chiarito un portavoce della Commissione europea. Decisamente più netto il giudizio espresso invece dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi) secondo la quale i profughi «non possono in alcun modo essere trasferiti contro la loro volontà». Una presa di posizione che provoca la reazione del ministro degli Interni Matteo Salvini: «Dicono di fuggire dalla guerra e fanno gli schizzinosi? Delirio» è il commento come al solito sprezzante postato su twitter.

Salvatore Fachile lei è un avvocato dell’Asgi, è possibile o no per l’Italia trasferire venti richiedenti asilo in Albania?
No, è vietato dalla legge sia italiana che europea, ma anche dalla carta europea dei diritti dell’uomo perché sarebbe un atto contrario a una serie di principi, a partire da quello che vieta i respingimenti collettivi. Ma soprattutto è contrario all’articolo 10 della Costituzione che prevede il diritto per chi sbarca in Italia a presentare domanda di asilo qui e avere accesso alla procedura. Come se non bastasse, poi, il decreto legislativo 142 è chiarissimo nell’affermare che si ha diritto a vedere esaminata la sua richiesta di asilo dalle autorità del paese in cui è arrivato o al limite da altra autorità europea competente sulla base del regolamento di Dublino. Sicuramente non è previsto il suo trasferimento verso Stati non Ue.

Potremmo trovarci di fronte a un respingimento collettivo?
E’ una forma di respingimento, probabilmente collettivo perché non ci sarà la valutazione delle posizioni di singoli.

I migranti possono rifiutarsi di essere trasferiti in Albania?
Devono farlo. Se dovesse esserci un respingimento coercitivo, cioè se dovessero essere arrestati e messi su un aereo, sarebbe un atto gravissimo, perché non sarebbe neanche un atto della pubblica amministrazione e quindi impugnabile.

E’ diverso con i profughi che dovrebbero andare in Irlanda?
Il caso è diverso e più complesso perché si tratta di un paese dell’Ue. A mio giudizio non è possibile derogare a Dublino se non in presenza di una volontà espressa da parte del richiedente asilo, o quanto meno di un suo consenso. In caso contrario non ritengo che la competenza possa essere affidata ad altro Stato europeo. Si tratta però di una questione giuridicamente più controversa rispetto al caso dell’Albania.