Resta confermato per sabato, dopodomani, lo sciopero nazionale di Ikea: indetto da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, vedrà anche la partecipazione dei sindacati di base, come la Flaica Cub.

Ci si aspetta una partecipazione massiccia, visto che i lavoratori operano in buona parte con contratti part time e non concordano con il piano di tagli ai salari prospettato dalla multinazionale svedese: dalla trasformazione del fisso in variabile all’abbassamento delle maggiorazioni domenicali e festive, la perdita per le buste paga potrebbe essere sostanziosa.

Secondo Giancarlo Desiderati, della Flaica Cub di Roma, «Ikea vuole rimodulare al ribasso il contratto integrativo aziendale che incide in maniera rilevante sulla busta paga dei dipendenti, e questo vuol dire che i lavoratori subiranno un taglio netto della retribuzione di quasi 200 euro».

Già in occasione dello sciopero per territori del 6 giugno scorso, secondo la Filcams Cgil si erano verificati dei rallentamenti e delle code più lunghe del previsto in diversi locali.

Ikea Italia, in relazione alla possibilità di una chiusura o del blocco di alcuni locali che il manifesto aveva prospettato nell’ultima cronaca, ha tenuto a specificare che «sabato prossimo, 11 luglio, tutti i negozi saranno aperti dalle ore 10 del mattino, come previsto».