Potrebbe presto essere trasferita in Arabia Saudita la produzione di bombe aeree ML82, ML83 e MK84 della Rwm Italia attualmente prodotte nello stabilimento di Domusnovas in Sardegna per le forniture all’aeronautica militare saudita. È massimo il riserbo a Domusnovas e a Ghedi (Brescia), dove la Rwm Italia ha la sua sede legale, sia soprattutto da parte del colosso tedesco che controlla l’azienda: il colosso tedesco Rheinmetall Defence.
Nel marzo del 2016, la multinazionale tedesca, attraverso la sua controllata sudafricana Rheinmetall Denel Munition (Rdm) e in joint-venture con la Saudi Military Industries Corporation (Samic), ha infatti aperto nel complesso industriale militare di Al-Kharj, a sud di Riyad, uno stabilimento per la produzione non solo di bombe da artiglieria, ma anche di bombe aeree da 500 a 2.000 libbre.
Proprio quelle che attualmente vengono prodotte nello stabilimento sardo per essere esportate in Arabia Saudita.
Lo stabilimento saudita, nel quale è previsto l’impiego di 130 addetti tra ingegneri e lavoratori, è considerato di interesse strategico dal regno: non a caso all’inaugurazione il principe ereditario, Mohammed bin Salman bin Abdelaziz (nella foto a lato), ha voluto che fosse presente il presidente sudafricano Jacob Zuma.
Finora nessun commento è trapelato da parte di Confindustria Sardegna Meridionale e dalle organizzazioni sindacali, Cgil-Filctem e Cisl-Femca del Sulcis Iglesiente.
Lo scorso luglio hanno però diffuso un comunicato congiunto in opposizione a quelli che definitivano «fantomatici progetti di riconversione» perché porterebbero «all’unico risultato di provocare la chiusura dello stabilimento Rwm Italia e il suo trasferimento in un altro Paese Ue».
La Rwm Italia, viste le necessità attuali, ha proposto piani per espandersi; ma presto la produzione più lucrosa (nel 2016 ammontavano a 411 milioni di euro le commesse per le bombe destinate ai sauditi) potrebbe essere assunta proprio dallo stabilimento in Arabia Saudita.
* Analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa di Brescia