Quella in Ucraina i russi continuano a chiamarla «operazione speciale», come ha stabilito il presidente, Vladimir Putin, il 24 febbraio, e come la Duma ha ribadito qualche giorno più tardi con una legge approvata all’unanimità che prevede quindici anni di carcere per i resoconti diversi da quelli ufficiali. Ma quando si parla di Nato, sui giornali, nei dibattiti politici e anche nei programmi televisivi il termine più usato è «guerra», «guerra aperta», con tanto di dettagli sui piani che gli Stati Uniti e i paesi europei stanno preparando, e sulle armi di cui la Russia dispone per respingere la minaccia....