Rumori estremi dall’underground
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Rumori estremi dall’underground

Book Note C’è stato un momento in cui l’Italia produsse alcune delle esperienze più estreme che si ricordino, ai tempi dette «underground». Migliaia di giovani abbracciarono modalità di espressione abrasive, antagoniste, senza […]
Pubblicato più di 2 anni faEdizione del 23 aprile 2022

C’è stato un momento in cui l’Italia produsse alcune delle esperienze più estreme che si ricordino, ai tempi dette «underground». Migliaia di giovani abbracciarono modalità di espressione abrasive, antagoniste, senza alcun compromesso, tra anarchismo e nichilismo ma anche volontà di costruire qualcosa di nuovo, al di fuori da ogni contaminazione con il «mainstream».

A Milano, dal 1982 al 1989, operò il centro occupato del Virus, gestito da un nutrito gruppo di punk, che accolse esperienze di ogni tipo, soprattutto concerti dei gruppi hardcore punk più estremi.

Una realtà esplicitamente politica, dura, pura, dinamica. In Virus-Il punk è rumore 1982-1989 (Goodfellas Edizioni) Marco Teatro e Giacomo Spazio hanno raccolto volantini, locandine, fogli, fanzine, ritagli di giornale, frutto di quel momento irripetibile. Una collezione grafica, senza alcuna analisi sociologica postuma, approfondimenti o pareri personali.

C’è solo il materiale prodotto, nudo e crudo, una foto in bianco ma soprattutto nero, di ciò che è stato in quegli anni con tutte le ingenuità, l’approssimazione, la freschezza, l’urgenza, l’irruenza, la cattiveria, la disperazione, l’ironia, la rabbia. Materiale di studio che altrimenti sarebbe andato perduto.

Un’indispensabile testimonianza culturale. Clarice Trombella in Sister Resist (BeccoGiallo Editore) racconta venti storie di altrettante donne, artiste, cantanti, legate, pur nella varietà geografica, sociale, culturale delle protagoniste, da un filo conduttore che ne testimonia il coraggio, la caparbietà, lo spirito di rivalsa e auto affermazione, in circostanze costantemente difficili.

Siano esse personali e psicologiche che logistiche e territoriali. Sono nomi spesso famosi, come Lady GaGa, Billie Eilish, Beyoncé, Björk ma troviamo anche quelli noti prevalentemente ai cultori come Ani DiFranco, Kae Tempest, Tracey Thorn o la rapper franco/cilena Ana Tijoux, Madame e Elodie, esponenti della musica africana, da Fatoumata Diawara a Les Amazones d’Afrique. Scrive bene Trombella, in modo asciutto, diretto e minimale, arricchendo il tutto da particolari poco conosciuti, riuscendo a coinvolgerci nelle complesse singole vicende.

A compendio splendide illustrazioni e una colonna sonora per ogni profilo, perfetta per accompagnare la lettura.

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