Non se la passa affatto bene, il portale Rousseau di Davide Casaleggio. Nella mitologia grillina dovrebbe costituire il «sistema operativo» del Movimento 5 Stelle. Ma conta pochi iscritti, tanto che all’ultimo raduno del Circo Massimo a Roma si invitavano i simpatizzanti a bypassare internet e aderire semplicemente via sms. E ci sono pochi dibattiti tra attivisti, visto che l’infrastruttura pare pensata per dare l’ultima parola agli eletti. Quindi, per aggiungere un po’ di pepe al meccanismo da Rousseau annunciano una nuova funzione. Si chiama «segnalazioni» e consentirà agli iscritti di «denunciare» ai vertici del Movimento 5 Stelle i traditori delle regole. «Il Movimento 5 Stelle – annunciano dal portale – è una comunità che si regge sul supporto di tutti, e abbiamo bisogno del tuo aiuto per tutelare il lavoro e l’impegno degli iscritti, garantendo equità, merito e giustizia. Segnalazioni sarà l’unico strumento attraverso il quale avanzare le segnalazioni».

Per avanzare la delazione, e trasformarsi da informatori di una specie di psicopolizia da romanzo distopico, bisogna ovviamente aver fatto il login su Rousseau. Poi è necessario compilare nel dettaglio l’apposito form, inserendo i dati della persona da «segnalare» il ruolo che ricopre (sotto l’occhio dello spione ci deve essere un iscritto, un candidato o unportavoce) e indicare con precisione quale regola sarebbe stata violata. Ogni «segnalazione» deve contenere necessariamente una documentazione completa ed esauriente «che dimostri l’effettiva violazione di comportamenti, azioni o condotte segnalati». «Sarà il Collegio dei Probiviri, l’organo che vigila sul rispetto dei doveri degli iscritti, a irrogare le sanzioni disciplinari secondo le modalità stabilite dallo Statuto e nel rispetto del codice etico» viene precisato nel comunicato.

Non è un momento facile per la tenuta degli affollati gruppi parlamentari grillini. Si vocifera di malumori per l’accordo con la Lega ma anche di corteggiamenti a destra, che sono più o meno ammessi dai berlusconiani dopo che il deputato Matteo Dall’Osso è passato a Forza Italia, la scorsa settimana. Così, diversi eletti non sembrano gradire l’applicazione». Ulteriore elemento di disapprovazione: il fatto che il titolare del trattamento dei dati sensibili per la privacy inseriti da deputati e senatori nel sito sarà l’Associazione Rousseau di Davide Casaleggio. Sempre lui.