È tornato in scena Rogue0, l’hacker che mesi fa aveva bucato la piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle. Ieri mattina ha diffuso un link dal quale si accede ad un file preso dal database del sito gestito da Davide Casaleggio.

Se il «buco» venisse confermato, sarebbe l’ennesima prova, già individuata dall’Autorità garante della privacy, della mancanza di sicurezza dell’infrastruttura telematica di quello che viene comunemente chiamato «il sistema operativo del M5S». Il progetto che si finanzia grazie al versamento di 300 euro al mese degli oltre 300 parlamentari a 5 Stelle. L’estate scorsa Casaleggio si era presentato alla stampa estera annunciando l’obiettivo di «un milione di iscritti entro l’anno».

Due giorni fa Casaleggio aveva salutato il traguardo dei 100 mila «iscritti certificati». I dati dicono che le cose non vanno a gonfie vele: meno accessi, in calo le interazioni con gli eletti.