«Questo governo non ci parla e adesso è arrivato perfino a smentire se stesso. Non ci stiamo più a essere presi in giro: ci mobiliteremo sicuramente, spero unitariamente, diversamente sciopereremo come sola Cgil». Il giorno dopo l’annuncio della ministra Madia sull’ennesimo blocco del contratto degli statali, le sue parole suonano ancora più beffarde. E mentre partono gli scioperi spontanei, la segretaria generale della Fp Cgil – Rossana Dettori – spiega le ragioni di una risposta che «dovrà essere all’altezza della cattiveria e della superficialità del governo».

Dica la verità: credeva davvero che il governo Renzi avrebbe rinnovato il contratto?

Io ero realmente convinta che questo ministro potesse sbloccarlo. Lo aveva detto in più occasioni: a noi a primavera nell’unico incontro faccia a faccia avuto con lei, lo aveva ribadito quando l’Istat aveva quantificato il taglio degli stipendi pubblici parlando «di sacrosanto diritto al rinnovo contrattuale». Poi invece è partito un balletto di notizie e smentite con il ministero dell’Economia, concluso dalla chiusura totale della Madia che ci ha veramente stupito. False promesse, false rassicurazioni: è troppo chiedere un governo che sia almeno coerente?

Ciò che ha stupito molti è la tempistica dell’annuncio: nel giorno del varo della riforma della scuola, Madia «copre» la notizia di Renzi con un annuncio che di certo non ha fatto piacere a tre milioni di potenziali elettori..

Mi sembra che nel governo le idee non siano molto chiare: da «una riforma al mese» siamo passati al «passo dopo passo», al «giudicateci fra mille giorni». Anzi, sulla riforma della Pa siamo al caos in attesa di 29 decreti attuativi, e al pressappochismo più totale. Basta vedere come è stata gestita la vicenda del taglio dei distacchi. La circolare è arrivata a metà agosto e le persone dovevano tornare al lavoro il primo settembre senza che le amministrazioni fossero state avvertite con problemi grandissimi anche per i nostri che al Sud avevano denunciato le amministrazioni in cui dovevano tornare. Il risparmio di 150 milioni si è rivelato una bufala: bene che vada saranno una decina di milioni per gli insegnanti che venivano sostituiti.

Eppure Madia ricorda che gli 80 euro sono andati anche agli statali e che non ce ne fosse un gran bisogno visto che ne hanno usufruito solo un lavoratore su quattro…

Il dato mi sembra sottostimato – gran parte dei lavoratori della sanità e degli enti locali prendono meno di 1.500 euro al mese – ciò che non accetto del ragionamento del ministro è che anche se fosse, questo non la esimia a rinnovare i contratti, diritto sacrosanto dei lavoratori. Allargando a tutti i comparti il ragionamento si arriverebbe all’assurdo: «Visto che abbiamo dato gli 80 euro non rinnoviamo più nessun contratto». Una follia.

La rabbia è già scoppiata e specie i lavoratori del comparto sicurezza stanno protestando. Chiederete deroghe per loro?

Per noi tutti i lavoratori hanno diritto al rinnovo del contratto. Il solo corpo di Polizia ha una contrattazione specifica e vedremo cosa succederà. Per noi l’obiettivo è il rinnovo per tutti e per questo ci mobiliteremo.

Sarà sciopero unitario con Cisl e Uil o vi mobiliterete assieme a tutta la Cgil?

Ho sempre lavorato per l’unità sindacale perché credo fermamente che sia nell’interesse di tutti i lavoratori. Le prime dichiarazioni di Cisl Fp e Uilpa mi sembra siano per la mobilitazione. Dopo le assemblee sui luoghi di lavoro, la prossima settimana ci incontreremo e vedremo se siamo d’accordo sulle forme di protesta. Se non sarà così, scenderemo in piazza come sola Cgil, non possiamo più permettere di essere presi in giro.

Il ministro Madia ha comunque confermato la volontà di rinnovo della parte normativa del contratto. Non c’è il rischio che, visto il tenore della riforma, si rischi di peggiorare ancora le condizioni dei lavoratori?

Assolutamente sì. Anche perché nel decreto 90 della riforma si sono messe mano a questioni come mobilità e demansionamento che invece sono proprie della contrattazione. La mobilità entro i 50 km per ora può essere applicata a tutti i lavoratori, sul demansionamento per fortuna un emendamento Pd – da noi chiesto – ha precisato che potrà essere solo di un livello: non era specificato.