Con tavoli, sedie e libri la piazza diventa un’aula studio. È successo ieri, per la seconda volta, nel quartiere romano di San Lorenzo. «Tu ci chiudi, noi come studiamo?», lo slogan usato dagli universitari della vicina Sapienza.

Nelle scorse settimane hanno creato aule studio autogestite nei centri sociali di zona (Esc, Communia e Cinema Palazzo) e nello studentato De Lollis. Ieri si sono visti all’aperto per garantire maggiore sicurezza e portare in piazza i loro bisogni.

«Le chiusure necessarie a fermare il contagio devono seguire criteri sanitari e non gli interessi economici del più forte», dice Isabella Karasz, che studia Scienze politiche. Sul muro uno striscione chiede: «Salute, reddito, università».