Una delibera di iniziativa popolare per far agire le istituzioni contro le attività di matrice neofascista nel municipio più popoloso di Roma. È la proposta presentata ieri dal Coordinamento unitario antifascista e antirazzista nel VII municipio. La rete è nata nel giugno del 2017 e include diverse sezioni locali dell’Anpi, la Cgil Roma sud, partiti della sinistra e associazioni del territorio. «Chiediamo l’approvazione da parte del nostro municipio di una delibera di osservanza alla disposizione XII transitoria e finale della Costituzione sul divieto di ricostituzione del partito fascista – ha detto Fabio Pari, segretario provinciale Anpi – dopo che a giugno dello scorso anno è stata respinta una mozione di contenuto simile presentata dall’opposizione». In quell’occasione la proposta fu bocciata dalla maggioranza 5 Stelle, sostenuta dai voti di Fratelli d’Italia.

PER PRESENTARE LA DELIBERA di iniziativa popolare sono necessarie 500 firme, ma il comitato promotore conta di raccoglierne molte di più attraverso presidi fissi e banchetti itineranti. La raccolta si concluderà simbolicamente il 25 aprile. A differenza di ordini del giorno e mozioni approvate in altri municipi della capitale su temi affini, la delibera sarebbe immediatamente esecutiva. Tra le altre cose, prevede l’esclusione da bandi, patrocini e sale municipali di tutti i soggetti che non attestino esplicitamente il rispetto della Costituzione e la restituzione all’uso pubblico di edifici occupati da gruppi che si richiamano a ideologie e pratiche di natura fascista.

NEL VII MUNICIPIO le sedi di estrema destra sono diverse: le occupazioni di via Taranto 57 (Forza Nuova) e via Assisi 140 (Casapound), la storica sede di Acca Larenzia, la palestra di via Amulio finita al centro delle indagini dei Ros nell’inchiesta sui «Bangla tour». Una volta raccolte le firme, la palla passerà ai 5 Stelle e alla presidente di municipio Monica Lozzi (ieri assente, nonostante l’invito). Voteranno in linea con la recente mozione approvata in Campidoglio per lo sgombero di Casapound o con le posizioni dei loro alleati di governo?