Roberto Gualtieri continua a lavorare alla sua giunta ma la quadra ancora non si è trovata. La situazione richiede che i colloqui tra il sindaco e la sua maggioranza (e coi referenti del Pd) debbano protrarsi fino alla prossima settimana, anche perché la prassi istituzionale vuole che la giunta non si possa insediare mentre la città ospita il G20 che comincia domani e dura fino a tutto il fine settimana. Un ottimo espediente per prendere tempo. Gualtieri ha bisogno di accontentare la sua coalizione variegata, ma al tempo stesso vuole portare esperti e tecnici di alto profilo a gestire la macchina amministrativa. Da qui nelle ore scorse era trapelata la possibilità che la giunta fosse composta da sei «politici» e sei «tecnici», ma si tratta di ipotesi tutte da passare al vaglio della maggioranza.

Pare certo che il capo di gabinetto sarà Albino Ruberti, che trasloca dalla Regione Lazio dove ricopre lo stesso ruolo. La stretta relazione tra livello regionale e quello comunale, rivendicata più volte da Gualtieri, è destinata a marcare anche i prossimi passaggi. Perché una regola aurea della politica romana vorrebbe che una volta presa la città che raccoglie i due terzi degli abitanti della regione, allora si aprirebbero le porte per un risultato favorevole anche su quel livello. Se questo automatismo venisse confermato, Nicola Zingaretti potrebbe candidarsi al collegio di Roma Centro della Camera lasciato libero da Gualtieri e si andrebbe a votare per la Regione. Qui da tempo si scalda a bordo campo, solo poche settimane fa ha intrapreso un viaggio per la provincia evitando accuratamente la Roma ancora in mano a Raggi, l’assessora grillina alla transizione ecologica Roberta Lombardi. Che alcuni vedrebbero in ticket con l’attuale assessore alla sanità Alessio D’Amato, forte dei consensi raccolti nella gestione dell’emergenza pandemica. «C’è per fortuna una coalizione vincente e che deciderà su tutto e che sarà utile per confermare questa stagione di vittorie di un’alleanza larga e finalmente unita, che è il più grande patrimonio che noi abbiamo per il bene dell’Italia e che dobbiamo salvaguardare», ha detto ieri Zingaretti aggirando le domande sul futuro prossimo suo e della Regione.

Ieri, intanto, Gualtieri ha intascato un subemendamento al dl infrastrutture predisposto da lui stesso con il governo che autorizza Roma a stipulare una convenzione con Anas allo scopo di impiegare fino a 5 milioni di euro per la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria delle strade. Non è ancora la pulizia straordinaria della città promessa dal sindaco all’indomani della vittoria elettorale, ma è un passo avanti.