È vivo per miracolo il sedicenne che ieri ha tentato il suicidio buttandosi dalla finestra di un istituto tecnico che frequenta a Roma, in zona Marconi. Il gesto sarebbe stato dettato da una reazione del ragazzo, di origini rumene, contro le angherie del padre che non accetta la sua omosessualità. Le conseguenze del gesto avrebbero potuto essere più gravi se la caduta non fosse stata attutita dal tettuccio di una minicar sul quale il ragazzo è piombato fratturandosi le caviglie. Sul posto è intervenuto il 118 che lo ha trasporato all’ospedale San Camillo dove il ragazzo è stato raggiunto dalla madre e dai compagni di scuola. Il direttore generale dell’ospedale, Aldo Morrone, ha assicurato che il ragazzo «sta relativamente bene» e «che ha progetti per il futuro». «Questo è l’ennesimo episodio di un ragazzo gay che tenta il suicidio perché non sopporta più la derisione e le cattiverie di chi lo prende in giro» ha detto il presidente di Gaynet Franco Grillini che chiede l’apèprodzione della legge che introduce il reato di odio omofobico oltre a un’iniziativa nelle scuole per sensibilizzare «contro il maschilismo e il bullismo omofobo». Messaggi di solidarietà sono arrivati anche dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e da Ignazio Marino (Pd).