«Questa città di chi pensi che sia?». Ieri i movimenti romani per il diritto alla città hanno occupato le scale del Campidoglio e hanno esposto lo striscione che promuove la manifestazione prevista sabato 13 dicembre con partenza da piazza vittorio nel quartiere Esquilino. Tra i cori scanditi «mafia capitale», «Roma si ribella», «Roma libera» e i cartelli «Né mafia né Capitale», «Né pubblico, né privato. Comune!», «La città è di tutti». «Questa è l’immagine di una città presa in ostaggio dalle politiche di austerity – si legge in un documento – A fronte di questo, l’insieme delle esperienze di autogestione e autogoverno articolate sui territori, di autorganizzazione di welfare dal basso e di produzione culturale indipendente costituita dagli spazi sociali, dalle occupazioni abitative, dai comitati territoriali e per i beni comuni». «Batterci per il «diritto alla città» non è uno slogan astratto. Vuol dire decidere dei territori dove viviamo e resistere agli appetiti rapaci di palazzinari e speculatori».