Si può manifestare anche mangiando e ascoltando musica, o almeno creare una cultura meticcia e inclusiva: è la scommessa del festival Taste de World a Torpignattara, quartiere tra i più multietnici di Roma.

Domani dalle 10 del mattino e fino a sera alla scuola internazionale Carlo Pisacane (dove un quarto dei bambini è figlio di immigrati) con la collaborazione di Zip, Zone di intersezione positiva, e il patrocinio di Biblioteche di Roma e Unar: artigianato, street food, canti, danze, laboratori per bambini, letture animate, dove ogni comunità si farà conoscere per la sua creatività: cinese, bengalese, rumena, romnì (le Gipsy Queens), messicana, curda (Ararat di Testaccio) e anche romana con “Dar Parucca”, giovane oste di Slow Food.

Partecipano varie associazioni (da Baobab experience ad Amnesty, da Dario Simonetti e Asinitas) e tanti artisti, da Nosenzo, chitarrista abruzzese dalle sonorità balcaniche, fino Juru & The Funkmessenger con la Crew di Termini Underground, passando per i Towerpine Band e il loro blues. E ancora I Dunia, band di world music reduce dal Karneval der Kulturen di Berlino, i rapper romani Amir e MilitantA e i Bébé Donge, con un progetto ispirato al noir che mette insieme musica, fumetti, cinema.