Un fantoccio con le fattezze di Greta Thunberg è stato appeso a una corda sotto il ponte di via Isacco Newton, ieri mattina a Roma. Sulla campata era attaccato un cartello con la scritta «Greta is your God». L’azione è stata rivendicata sui social dalla sigla Gli Svegli: «Abbiamo impiccato Greta. Il manichino ha la sua faccia e perfino le sue trecce. Seguiranno altre azioni». La procura capitolina ha aperto un fascicolo contro ignoti, si indaga per minacce aggravate. Immediata la reazione del Friday for future Roma: «Chi identifica Greta come “il nostro Dio” è gente inconsistente e violenta, pronta solo ad attaccare a vuoto. Greta dà la parola agli scienziati e cita studi scientifici inconfutabili, gli stessi ignorati dalla politica.

In questa battaglia ci mettiamo la faccia, mentre questa gente si nasconde dietro le minacce».

Si schierano con l’attivista la viceministra dell’Istruzione, Anna Ascani, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa («È un atto inaccettabile e criminale») e il M5S della Capitale: «Impiccare un manichino con le fattezze di Greta è stato un atto schifoso oltre che stupido. Roma non è questa, la vera Roma è quella che ha riempito le strade durante i Global Strike for Future». La sindaca Virginia Raggi: «Vergognoso il manichino ritrovato appeso a un ponte nella nostra città. A lei e alla sua famiglia la mia solidarietà e quella di tutta Roma».

Il governatore del Lazio e segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti commenta: «Violenza macabra! Condanniamo con forza questo gesto di chi non rispetta le idee quando non le condivide». Secondo il Wwf «Chi non riesce a contrastare argomenti la battaglia contro la crisi climatica ricorre alla violenza e all’intimidazione».