I movimenti per il diritto all’abitare hanno manifestato ieri davanti al tribunale di Roma in piazzale Clodio durante l’udienza del Riesame sulle misure cautelari ai danni di Paolo Di Vetta e Luca Fagiano, agli arresti domiciliari dal 20 maggio, e di altri attivisti sottoposti all’obbligo quotidiano di firma per la manifestazione del 31 ottobre 2013: «Chiediamo la loro immediata liberazione». Un corteo ha raggiunto la Rai di viale Mazzini dove si è tenuta una conferenza stampa: «Rivendichiamo la libertà di movimento e la legittimità dei percorsi di lotta contro le politiche di austerity». Sono state anche ricordate le ragioni che hanno portato ieri in piazza 100 mila studenti. In attesa della sentenza, i movimenti per la casa hanno rilanciato la mobilitazione «Stop evictions, take the city» che prevede un’assemblea a La Sapienza il 14 ottobre, lo «sciopero sociale e metropolitano» del 16 e un corteo a Centocelle il 18.

“Il presidio non ha solo lo scopo di rivendicare la libertà dei due attivisti – si legge in un comunicato – ma quello di richiedere la scarcerazione di tutti e tutte coloro che lottano ogni giorno per la propria dignità. Ormai di fronte all’acuirsi delle politiche di sacrifici dei governi dell’austerity, qualsiasi opposizione alla devastazione dei territori, alla speculazione di palazzinari, all’espropriazione dei principali diritti come la casa, l’acqua e le residenze, viene sistematicamente repressa con arresti, misure cautelari, obblighi di firma”.

La lettera delle donne occupanti a Paolo Di Vetta sulla condanna per il CIPE