E sono 7. Sette edizioni per il festival rock della Capitale, il Postepay Rock in Roma, una rassegna nata quasi in sordina nel 2009 grazie all’intuito di due giovani imprenditori romani, Sergio Giuliani e Maxmiliano Bucci, e che nel corso degli anni è cresciuta quasi a dismisura fino ad arrivare a numeri da capogiro e ad essere, sempre numeri alla mano, entrata nella Top 10 dei festival estivi internazionali come numero di presenze.

Il punto di forza del festival, oltre ai nomi che nel corso di questi anni è riuscito ad annoverare, sta sicuramente nella scelta operata, con lungimiranza, dagli organizzatori, quella cioè di non relegarlo in un fine settimana o in una tre giorni, ma spalmando gli eventi durante tutta l’estate.

Dopo un inizio con molti nomi italiani e alcuni artisti internazionali di buon livello, ma spesso di nicchia, da tre anni almeno il festival ha visto un’inversione di tendenza nelle scelte della line-up, e così si sono pian piano susseguiti alcuni grandissimi nomi del panorama rock mondiali, partendo dai Radiohead, passando per Bruce Springsteen e arrivando lo scorso anno ai Metallica e allo spin-off con il concertone dei Rolling Stones del Circo Massimo. Sempre più spazio quindi alle grandi star, sembra essere questo il leit-motiv anche dell’edizione 2015 che è stata presentata nella Sala della Piccola Protomoteca del Campidoglio, alla presenza del sindaco di Roma, Ignazio Marino e dell’assessore ai grandi eventi del Comune, Alessandra Cattoi. Diciannove gli appuntamenti, alcuni dei quali in esclusiva per l’Italia, con quasi tutti gli headliner dei grandi festival estivi europei presenti.

Ad aprire le danze saranno, il 14 giugno, gli Alt-J, la giovane band inglese – ora un trio – che con il loro pop sghembo e contaminato ha sbancato le classifiche d’Oltremanica e vinto numerosi premi, in patria e non solo, già con l’album d’esordio An Awesome Wave. Per l’occasione porteranno sul palco allestito all’interno della struttura che da sempre ospita il festival capitolino, l’ippodromo delle Capannelle, il loro secondo lavoro, per l’unica data italiana del loro tour. Due giorni più tardi toccherà al metal degli Slipknot. La formazione guidata dal vocalist Corey Taylor e nota per le inquietanti maschere con cui si presentano nei loro live, torna con un paio di special guest, gli At the Gates e King 810. Per rimanere in ambito rock e hard ecco un ritorno sulle scene di Rock in Roma, quello dell’ex chitarrista e leader dei Guns ‘n Roses, Slash con l’ormai classico featuring Myles Kennedy & The Conspirators, il tutto il 23 giugno. Il mese si chiude con uno dei gruppi più chiacchierati degli ultimi tempi, gli inglesi Mumford & Sons, a cui seguirà il primo luglio uno degli eredi della stirpe Marley, Damian “Jr. Gong” e il due i Chemical Brothers, tra i capostipiti della dance elettronica.

Il pop è ben rappresentato dal pluripremiato fenomeno della musica inglese Sam Smith (il 21 giugno), da Robbie Williams, con il suo atteso Let Me Entertain You Tour (il 7 luglio), e dal belga Stromae (l’8), mentre le sonorità tipicamente brit dell’ex Oasis Noel Gallagher con i suoi High Flying Birds invaderanno le Capannelle il 9 luglio, in uno degli eventi in esclusiva per Rock in Roma.

Ma le proposte internazionali non finiscono qui perché il 18 toccherà all’unica data italiana dei Muse, il power-trio inglese capitanato dall’istrionico Matt Bellamy, mentre il 27 vedrà il ritorno di Lenny Kravitz, accompagnato dal talento di Gary Clark Jr. Dopo un mese di sosta, il 26 agosto, il festival riprenderà per ospitare una band molto attesa dai tanti fan delle sonorità psichedeliche, sarà infatti la volta degli australiani Tame Impala, concerto che precederà il gran finale, il 6 settembre, con il concerto dei paladini del nu metal, i Linkin Park. Ovviamente ci sarà spazio anche per gli artisti italiani, da Fedez (il 20 giugno) a J-Ax (il 4 luglio), dal rock dei Verdena (il 14) ai Litfiba (il 24) e a un classico del festival, Caparezza (il 25). Info e biglietti: www.postepayrockinroma.com.