Un boato, tanto da far temere che si trattasse di terrorismo. Poi le fiamme e tanto fumo. Paura ieri mattina in pieno centro a Roma dove è andato improvvisamente a fuoco, con tanto di esplosione, un bus dell’Atac che stava attraversando via del Tritone, a pochi metri da palazzo Chigi.

L’autista, anni di esperienza alle spalle, ha mantenuto il sangue freddo, ha fatto scendere i passeggeri che erano a bordo non appena si è accorto del fumo e ha poi preso l’estintore per provare a domare le fiamme. Ma è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per spegnere completamente l’incendio originato da un corto circuito nell’impianto elettrico e che ha generato un’esplosione.

UNA DONNA che si trovava a passare di lì è rimasta lievemente ustionata ed è stata portata in ospedale, mentre un negozio è stato danneggiato dal rogo e la facciata di una parte del palazzo risulta annerita. La Procura di Roma intanto ha aperto un fascicolo di indagine: gli inquirenti al momento ipotizzano il reato di delitto colposo di danno in tema di incolumità pubblica. Sul posto si è fermato anche il ministro Minniti che stava andando a Palazzo Chigi.

ATAC, L’AZIENDA di trasporto romana, ha avviato un’indagine interna per accertare le ragione dell’incendio. Non c’è dunque pace per la municipalizzata, in rosso da anni e per la quale si attende la pronuncia del Tribunale del Riesame sul concordato preventivo, strada intrapresa dall’amministrazione comunale per il risanamento dell’azienda con la flotta bus più vecchia e usurata d’Europa. Anche per questo i mezzi vanno a fuoco: 10 solo nel 2018, 22 nel 2017, 14 nel 2016. Ma tutti in periferia, dove fanno meno notizia.

«Erano le 10.25, avevo appena guardato l’ora, e stavo andando in negozio – racconta una negoziante – . Ho sentito un boato fortissimo e la prima cosa che ho pensato è che si trattasse di una bomba. Poi ho visto il fumo, tantissimo, e le fiamme che partivano dall’autobus. Per fortuna non è successo niente – aggiunge – ma abbiamo avuto paura di un attentato». Anche i dipendenti di una profumeria, sempre su via del Tritone, hanno udito il forte boato mentre si trovavano in negozio: «Abbiamo pensato a una bomba, il rumore è stato molto forte».

LA VETTURA andata a fuoco aveva 15 anni ed era considerata «vecchia». L’assessore alla Mobilità Linda Meleo ha ricordato che si tratta di «un bus del 2003, è molto importante procedere con quanto stiamo facendo, cioè rinnovare il parco bus di Atac». E ha annunciato: «Atac sta per pubblicare una gara finalizzata all’implementazione e ammodernamento dei sistemi anti-incendio a bordo dei bus». La sindaca Virginia Raggi ricorda di «aver messo in strada oltre 200 autobus, che non bastano. Quindi abbiamo stanziato 167 milioni di euro per acquistare 600 nuovi bus. Nel frattempo Atac ha rafforzato le misure antincendio. E in effetti sono calati i numeri dei bus incendiati rispetto allo scorso anno».

Ma la giornata nera di Atac non è finita qui: passate poche ore dal primo incidente, un altro bus, stavolta una linea scolastica, è andato a fuoco in una strada periferica, in via di Castel Porziano a Ostia, senza provocare feriti. Anche in questo caso l’autista è riuscito a far scendere i passeggeri, in gran parte studenti, e ha tentato di spegnere le fiamme. A commentare amaramente questo secondo incendio è stata la sindacalista Micaela Quintavalle: «So che non desterà la stessa curiosità» dell’incendio del bus in pieno centro a Roma.