Non c’è pace per l’Atac, la municipalizzata dei trasporti di Roma. L’Anac, l’Autorità anticorruzione, ha chiesto un’informativa sulla nomina di Paolo Simioni, contemporaneamente, a presidente, ad e direttore generale dell’azienda, aprendo un’istruttoria sui possibili profili di incompatibilità del triplo incarico. L’Atac ha 20 giorni di tempo per rispondere. Il Campidoglio ritiene quello dell’Anac un atto dovuto dopo l’esposto di un’associazione di consumatori. Il comune di Roma replica che «per l’individuazione dei nuovi vertici sono state seguite le disposizioni di legge». La nomina di Simioni sarebbe anche sostenuta da un parere che ne esclude l’incompatibilità sulla base, tra l’altro, di precedenti.

Il 7 settembre intanto si terrà il consiglio straordinario su Atac: in campo l’ipotesi del concordato preventivo per salvare l’azienda, che ha un debito di circa 1 miliardo e 300 milioni.