L’Italia ha il suo primo monumento dedicato allo sterminio dei Rom e dei Sinti. Finalmente! È il secondo in Europa, a memoria del Samudaripen il genocidio del “popolo di genti libere” perpetrato dai nazifascisti perché colpevole solo di non avere confini, polizie, burocrazie e di essere pacifico.Venerdì scorso a Lanciano, città medaglia d’oro alla resistenza antifascista, alla presenza del suo sindaco e del sindaco di Laterza (per l’occasione le città si sono gemellate) è stata scoperta una statua dello scultore Tonino Santeusanio che ritrae una donna rom con fra le braccia la sua creatura e con la gonna impigliata nel filo spinato nell’atto di liberarla da quella sinistra materia concepita per richiudere segregare e ferire.

Quando in Germania a Berlino furono ritrovati i sotterranei della Gestapo, in cui venivano rinchiuse le vittime dei nazisti per essere, interrogate, essere torturate e massacrate, le odierne autorità tedesche definirono quel luogo: Kontaminierte Ort, spazio contaminato. Oggi è giusto per contrasto definire Lanciano e Laterza città sacre perché con il riconoscimento a Rom e Sinti della titolarità di vittime del nazifascismo si attribuisce loro piena dignità di cittadini italiani e d’Europa, si inizia il cammino finale per cessare ogni forma di oppressione e di discriminazione nei loro confronti che infettano il nostro corpo nazionale ed europeo con la ferita purulenta dell’intolleranza e dell’odio. Il processo per arrivare alla creazione del memoriale è stato attivato dal professor Santino Alexian Spinelli, docente di cultura Romanì, musicista ed militante per i diritti ed esponente internazionale di primo piano del suo popolo, che risiede con la sua famiglia a Lanciano, da sempre impegnato nella lotta per il pieno riconoscimento dei diritti della sua gente.

Erano presenti alla manifestazione il senatore Luigi Manconi direttore dell’Unar, intellettuale che declina il suo ruolo nelle istituzioni con un diuturno impegno per i discriminati, il giornalista e scrittore Gad Lerner, Djiana Pavlovic, attrice, scrittrice e attivista, Gennaro Spinelli, padre di Santino che fu internato all’età di cinque anni, rappresentanti delle associazioni e delle istituzioni europee Rom e sinti, esponenti dell’Anpi, studenti e molti molti cittadini. Un momento particolarmente intenso e significativo è stata la lettura della lettera della senatrice a vita Liliana Segre inviata per l’occasione. Le nitide e forti parole di Liliana Segre hanno fra l’altro sottolineato il colpevole ritardo con cui il nostro paese ancora non riconosce pienamente il terribile calvario e sterminio di Rom e Sinti.

In una giornata di grande significato civile, politico e sociale per la cultura della memoria si è segnalata l’assenza delle istituzioni comunitarie ebraiche. Ho ragione di ritenere che ciò sia dovuto alla presenza di Gad Lerner e mia che siamo guardati con ostilità per le nostre prese di posizione critiche nei confronti delle politiche del governo israeliano e per il sostegno ai pieni diritti del popolo palestinese. La mia opinione, a titolo strettamente personale, è che le comunità ebraiche dovrebbero cessare di comportarsi come rappresentanze del governo d’Israele, dovrebbero astenersi dall’infangare con la ridicola e infame accusa di antisemitismo lanciata all’indirizzo di chiunque non sia in linea con Nethanyahu ed essere sempre in prima linea con gli oppressi di ogni dove.

Oggi si tiene la marcia della Pace Perugia Assisi, è un’occasione ideale per chiedere il cambio della titolazione ’giornata della memoria’ in ’giornata delle memorie’ e per chiedere la prossima attribuzione del Nobel per la pace a Rom e Sinti.