Mentre alla Fiera di Francoforte, rivisitata digitalmente in tempi di Covid, Bologna Children’s Book Fair presenta le sue novità per il 2021 (è stata costretta a saltare l’edizione di quest’anno), puntando sulla poesia per ragazzi e i graphic novel, arriva nelle case dei bambini e bambine un altro pachiderma speciale destinato a lunga vita, dopo il celebre Babar degli anni 30 del secolo scorso, l’elefantino rimasto orfano che fugge dalla foresta alla volta di Parigi per evitare i bracconieri.
Quello del terzo millennio è rimasto «vittima» della lallazione dei più piccoli e si chiama Rolando Lelefante. È scaturito dalla fantasia dell’illustratrice Louise Mézel (diplomata all’EsaSaint-Luc de Bruxelles) e in poco tempo è diventato piacevolmente seriale. In Italia, questo personaggio sbalzato fuori dal primo album dell’autrice – disegnato con le matite colorate – lo ha portato la casa editrice Sinnos, impegnata a pubblicare ogni sua esplorazione del mondo (in una collana d’ausilio alle «prime letture», scritta rigorosamente in stampatello).
Rolando ha le sue capacità, non è un elefantino da poco: pur non facendo il contorsionista entra in una casa, con le orecchie sa fare i nodi, annaffia e parla con le piante. Soprattutto, ha una libreria alta fino al soffitto perché ama leggere. Avventure naturalmente, ma anche storie di suoi simili.
Se tutto sommato lui è ubbidiente, forse ancora troppo piccolo per provare il brivido dell’indisciplina, la protagonista di Vorrei essere King Kong è invece fermamente convinta che a essere brava e buona non ci si guadagni granché, anzi ci si rimette di sicuro. L’albo pubblicato da Clichy (pp. 40, euro 17), scritto da Virginia Stefanini, bibliotecaria specializzata nel campo della letteratura per ragazzi, e illustrato da Luca Tagliafico (tra i fondatori dello studio genovese Rebigo) rispolvera le creature mostruose dell’infanzia – dal gorilla fuori misura a Frankenstein fino all’Uomo Lupo e Dracula rendendole gustosi oggetti di desiderio in quanto «anarchiche» apparizioni in grado di mettere a soqquadro la realtà. Sono un antidoto alla noia sbadigliante dei comportamenti educati e prendere le loro sembianze potrebbe risolvere molte cose. Solo di giorno però, la notte resta off limits, meglio non lasciarla «abitare» da chi fa così paura.
Fra i «ribelli» si può annoverare anche Tilli, il topolino curioso che vuole sapere di più e andar oltre ciò che vede, superare le barriere e i confini, tentando di fare «comunità» con gli altri viventi. L’importante è «scavallare» gli ostacoli. Tilli e il muro è la deliziosa favola scritta da Leo Lionni poco prima che cadesse il Muro di Berlino, cambiando la storia. È in libreria con Fatatrac (pp. 32, euro 15,90).