Con un discorso tra fermezza e proclami pacifisti, ieri il presidente iraniano Hassan Rohani ha commentato la crisi divampata nella regione dopo le dimissioni presentate sabato scorso dal premier libanese Saad Hariri e l’offensiva politica e diplomatica lanciata dall’Arabia saudita contro l’Iran e i suoi alleati. «Non si è mai verificato che un Paese costringa l’autorità di un altro a dimettersi solo per interferire nei suoi affari interni» ha protestato Rohani riferendosi ai sauditi che hanno imposto al loro alleato Hariri di dimettersi allo scopo di colpire Hezbollah, il movimento sciita libanese sponsorizzato da Tehran. Rohani ha quindi affermato che l’Iran è in grado di rispondere a qualsiasi minaccia ma, ha aggiunto, «l’unica via è la fratellanza, l’amicizia e l’aiuto reciproco. L’Arabia Saudita – ha sottolineato – si sbaglia se crede che l’Iran non sia suo amico e che invece lo siano Stati Uniti e Israele». (mi.gio)