Qui al cohousing lo chiamano Tomà, figlio di Ernesto, nato dall’unica donna che Ernesto ama e con cui non ha mai vissuto. Tomà abita negli Stati Uniti e studia ingegneria informatica. Tomà è biondo e va nel mondo come in una danza. Papà è bruno, abita in un paese e va in bicicletta. Tomà è della nuova generazione tecnologica. Papà contesta il suo modo di vivere: senza profondità, sempre in viaggio, senza un luogo dove curare un orto, divertimento anziché battaglie sociali. Tomà controbatte scherzoso che è come papà: sta facendo la rivoluzione, non quella marxista, ma digitale. Ernesto non capisce. Certo è che quando arriva Tomà il cohousing si riempie di garbo leggiadro: giovani, computer, aggeggi tecnologici. Ma i tentativi di confronto tra generazioni finiscono sempre in rassegnata incomprensione. Luigi, psicoanalista, vede e racconta il mondo come la tragedia profonda del desiderio umano che è ferita insanabile. Per Ernesto, la vita sono le mani che la costruiscono e ne rompono le catene. Smirna vede racconti di storie umane, segni visibili di amore invisibile, poesia, immaginazione, nel mistero dell’infinito. Tomà incalza: “ragazzi, il mondo è cambiato”. Cita il libro di Baricco “The game” (TO 2018). Baricco mappa mutazioni radicali di quella che chiama “insurrezione digitale”. Dopo il videogioco, mito fondativo, ne cita gli eventi significativi: la traduzione digitale del mondo, la creazione dei suoi fondamenti (internet etc.), la nascita e diffusione del web, gli strumenti e condizioni del “Game” attuale. L’ idea è che non sia l’innovazione ad aver creato un nuovo essere umano, ma che una rivoluzione mentale, una controcultura abbia innescato la rivoluzione tecnologica. Una rivoluzione come rifiuto e fuga dagli orrori, le ideologie e chiusure del ‘900. Le conseguenze: non più linearità, semplicità rispetto alla complessità, accesso per tutti agli strumenti tecnologici, saltano intermediazioni e autorità. Le conseguenze sono anche costituzione di grandi monopoli, diffusione di oscurantismo e populismo chiamato nel libro “individualismo di massa”, da correggere secondo lo scrittore, ma procedendo nel Game. Silenzio e consapevolezza. Forse proprio questo nuovo stare e muoversi nel mondo ci sta separando e allontanando, qui nel cohousing, da un’idea di comunità, di un Noi. Sulla tavola il formaggio della baita, la pasta di Olga, i dolci di Lola. Smirna commenta: “Di questo secolo iniziato vedo grande perdita di libertà, di memoria, di chiarezza”. Pier controbatte: ”pensate invece alle conquiste, anche solo nella medicina”. Ernesto rivolgendosi al figlio sospira: “purché riusciamo a conservare questi momenti insieme”.