Lungo la superstrada che collega Madrid con Valencia, fra colline aride piene di gesso e a poca distanza dalle rive piene di verde dei fiumi Jarama e Manzanares, sorge la città di Rivas Vaciamadrid. Questo comune di 90mila abitanti, situato a soli quindici chilometri dal centro di Madrid, ha un primato particolare: è la più grande città spagnola amministrata da una giunta di Izquierda Unida (Iu), la coalizione nata nel 1986 per raggruppare tutte le realtà della sinistra spagnola, fra cui lo storico Pce, il partito comunista di Spagna. Dal 1991 a oggi ha fatto sempre il pieno di voti a Rivas, posizionandosi davanti al Psoe e conquistando più volte la maggioranza assoluta. Anche nel maggio del 2015, alle ultime elezioni amministrative, Iu – che si presentava insieme agli ecologisti di Equo – ha raccolto più voti della lista di Podemos. Insieme, entrambe le formazioni hanno ottenuto circa il 50% dei consensi.

Fino al 1845 Rivas Vaciamadrid non esisteva: era divisa in due piccoli paesini, poi accorpati, situati nella campagna spagnola a sud-est di Madrid. La guerra civile causò enormi distruzioni e la ricostruzione iniziò soltanto negli anni ’50. Negli anni ’80 gli abitanti del municipio erano soltanto 653. Da quel momento però, inizia uno sviluppo vertiginoso, che porterà a 6mila abitanti nel 1986, 15mila nel 1991, 35.700 nel 2001 e quasi 73mila nel 2011. Nel 2019 gli abitanti hanno superato quota 90mila e il centro è ormai una città moderna che si sviluppa su una superficie di circa 70 chilometri quadrati.

Negli anni ’80 le prime urbanizzazioni venivano costruite da cooperative legate al sindacato Comisiones Obreras, storicamente legato al Pce, e al sindacato Ugt, vicino al Partito Socialista. Ma all’epoca c’erano poche migliaia di residenti e il comune era conosciuto per ospitare una delle più grandi discariche d’Europa, peraltro del tutto fuori controllo.

Oggi la maggior parte della zona urbana è formata da ampie strade moderne, contornate da villette a schiera, centri commerciali e palazzi di mattoncini rossastri. La discarica è stata completamente rimossa e al suo posto c’è un polo culturale aperto a tutti.

Rivas è oggi il settimo comune più ricco di Spagna, il tasso di popolazione a rischio povertà è fra i più bassi del paese e anche la percentuale di disoccupati (12,6%) è fra le più basse. È anche uno dei grandi comuni spagnoli con la popolazione più giovane (l’età media è di 37 anni). Sono molte le giovani famiglie che si trasferiscono qui, attratte dal costo delle case più basso rispetto ad altre zone della regione. Costo che resta comunque più alto rispetto ad altre città del sud di Madrid come Valdemoro o Parla. La presenza di abitanti stranieri si avvicina al 10%, in linea con la media nazionale ma parecchi punti percentuali in meno rispetto ad altre città satelliti di Madrid, come la vicina Arganda del Rey, dove supera il 20%.

Un recente sondaggio sul grado di soddisfazione dei residenti mostra come il 54% degli abitanti sia molto soddisfatto per i servizi e per la qualità di vita nel municipio. La percentuale di soddisfazione cresce ancor di più fra i giovani, con oltre il 70% di soddisfatti fra gli under 29.

Le giunte di sinistra di Rivas Vaciamadrid hanno puntato molto sulla sostenibilità energetica, con pannelli fotovoltaici installati sui tetti di tutti gli edifici pubblici e con finanziamenti per l’installazione di pannelli sugli edifici privati. Il comune si è impegnato a eliminare le emissioni di CO2 entro il 2030 e Rivas ha vinto il titolo di città più sostenibile della Spagna nel 2012. Un piano del comune ha messo a disposizione migliaia di case popolari per le famiglie più povere e ha tenuto alla larga il cemento nella pianura fertile del Jarama con un progetto di orti urbani comunali. Grande attenzione per la cultura, con frequenti iniziative, concerti, festival, oltre alla cura per i centri pubblici come biblioteche e centri culturali. Anche sul piano dello sport Rivas è una città molto attiva, con numerose strutture pubbliche al servizio della popolazione. Nel 2008 è arrivata fino in Italia la notizia dell’introduzione del servizio comunale di apostasia e migliaia di persone si sono sbattezzate presso gli sportelli comunali.

L’amministrazione si è impegnata particolarmente anche su un tema delicato in Spagna: la memoria storica. A poca distanza dalla città si trovano ancora i resti delle trincee della guerra civile, in totale stato di abbandono.

La proposta dei partiti di sinistra di realizzare un parco della memoria lungo le rive del Jarama, teatro della sanguinosa battaglia dove morirono oltre ventimila persone, si è però scontrato con l’ostilità dei partiti della destra.

Il 26 maggio, oltre che per le europee, a Rivas si vota anche per il rinnovo del municipio. Alle elezioni politiche del 28 aprile scorso, a Rivas, il Psoe ha ottenuto il 28,2% mentre Unidas Podemos (che unisce a livello nazionale Podemos con Iu), ha ottenuto il 26 %. A livello comunale però, le liste di sinistra si presenteranno separate. La frammentazione, a sinistra, esiste anche a Rivas Vaciamadrid.