Dopo molti giorni dalla fine della settimana di violenze che hanno sconvolto il Kazakhstan, ecco a sorpresa tornare in scena il padre-padrone, l’ex presidente Nursultan Nazarbayev. In un video dichiara di smentire ogni interpretazione su uno scontro all’interno della leadership di potere.

Le proteste di piazza cominciate in Kazakhstan il 2 gennaio contro l’aumento dei prezzi del carburante, avevano nel giro di un giorno lasciato il posto a violenze e ad attacchi ai palazzi del potere, soprattutto nella ex capitale Almaty, ora seconda città del Paese.

Il presidente Kassym-Jomart Tokayev aveva denunciato un tentativo di «golpe» rimuovendo subito proprio Nazarbayev, che era a capo del Consiglio di sicurezza nazionale. Epurando inoltre molti funzionari fedelissimi dell’ex presidente. Era stato questo atteggiamento di Tokayev ad accreditare lo scontro all’interno del Palazzo – veniva data per certa la fuga di Nazarbayev dal Paese.

Ora l’ex autocrate, che per quasi 30 anni ha guidato il Kazakhstan dopo lo scioglimento dell’Unione Sovietica, dichiara al contrario di essere nella capitale, Nur-Sultan – prende il nome proprio da lui. Nega ogni scontro dentro il regime e dice: «Ho la piena autorità, come presidente del Consiglio di sicurezza e presto sarà eletto capo del partito Nur Otan». Che sarà mai accaduto in Kazakhstan?