Sanzionati per una intervista, rischiano il posto: dopo un caso simile di qualche mese fa all’Ospedale Spallanzani di Roma, un nuovo caso si è aperto al Policlinico Umberto I. Tre lavoratori del Pronto soccorso, finito il turno di lavoro, avevano rilasciato un’intervista sulle condizioni del nosocomio il 7 febbraio scorso, su richiesta della candidata alla Regione Lazio Roberta Lombardi.

Qualche giorno fa sono arrivate le contestazioni disciplinari, che potrebbero sboccare in un licenziamento. I tre dipendenti dell’ospedale, iscritti al Coordinamento lavoratori e lavoratrici del Policlinico Umberto I, hanno ricevuto la solidarietà dei colleghi dello Spallanzani, e sono stati indetti due presidi il 29 marzo (ore 9,30 presso il rettorato della Sapienza, Piazzale della Minerva) e l’11 aprile (ore 12 presso la direzione del Policlinico, Viale del Policlinico 155).

«Nell’intervista erano state semplicemente evidenziate le carenze dell’ospedale – spiega il Coordinamento cittadino Sanità – Privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi; organici carenti rispetto alle necessità di assistenza dei pazienti; precarizzazione dei lavoratori; mancanza di letti e strutture ricettive con conseguente congestionamento del Pronto soccorso e lunghe permanenze dei malati in corridoio e sulle barelle».

«Insomma – prosegue il Coordinamento – si trattava di una semplice elencazione di una drammatica condizione della sanità pubblica, che determina la rinuncia alle cure di milioni di persone, liste di attesa interminabili e la conseguente impennata delle morti, che da anni rilevano le statistiche».

Due lavoratori dello Spallanzani, l’anno scorso, erano stati sospesi per 4 mesi per aver parlato delle condizioni di lavoro nel loro ospedale in una intervista radiofonica.