Lo sguardo volto verso la Calabria ha una motivazione positiva, lusinghiera che nulla ha a che fare coi fatti di cronaca nera: Oriolo (CS), un piccolo paese, desta attenzione perché è tra i Borghi più Belli d’Italia e perché qui sta il Centro-Studi Calabro-Lucano. Il 22 dicembre 2016 il Touring Club Italiano ha assegnato a Oriolo la Bandiera Arancione, con cui l’ha appunto annoverato tra i Borghi più belli della penisola: un posto seducente per panorama, monumenti e storia. È un traguardo raggiunto grazie all’impegno dell’amministrazione comunale retta dal sindaco Giorgio Bonamassa che ha voluto che il patrimonio oriolano venisse riscattato e che cultura e turismo procedessero di pari passo. Un binomio vincente per abitanti e turisti, entusiasti di visitare sia il MUDAM sia il Palazzo Giannettasio che ospita il Museo della Civiltà Contadina e la mostra fotografica permanente di Gerarld Rholfs.
A rendere ulteriormente concreto il concetto di cultura è stata la nascita del Centro-Studi Calabro-Lucano, un progetto sostenuto dal vicesindaco e assessore alla Cultura, Vincenzo Diego. La sede del Centro è Palazzo Tarsia e il nome è Rinascita. Un nome che racchiude gli obiettivi da raggiungere: preservare la memoria storica degli antichi borghi, rappresentare un polo culturale per i ragazzi, incrementare l’aspetto economico-sociale. Il Centro è stato inaugurato lo scorso 15 marzo in presenza di esponenti dell’amministrazione comunale e di intellettuali della Calabria e Basilicata.
Sopra tutti spicca il nome del presidente del Centro: il professore Luigi Maria Lombardi Satriani, antropologo, scrittore, intellettuale di cui la Calabria può sentirsi orgogliosa di avere tra i suoi figli. Ha creduto profondamente nella realizzazione del Centro perché avrebbe significato creare un melting pot di etnie, in una sinergica azione di sviluppo culturale e socio-economico.
Così egli spiega la necessità della nascita del Centro: «Questi territori non hanno grandi opere d’arte come Roma e Firenze, ma sono ricchi lo stesso perché hanno tanti altri tesori da custodire e da far conoscere, ma c’è bisogno di affidarsi alla «cultura critica», perché la situazione attuale va peggiorando. In questo contesto il Centro-Studi Rinascita può costituire il necessario lievito per far crescere il livello culturale della gente, perché la cultura è strategica e aiuta la crescita socio-economica». Non resta, dunque, che augurare agli Oriolani: ad maiora!