Un tweet che è diventato un caso dentro la Cgil. Lo ha scritto Massimo Gibelli, il portavoce di Susanna Camusso, domenica scorsa sul suo profilo Twitter. Il testo recita così: «Se Maurizio vuole scendere in politica, tutti i nostri auguri, ma il sindacato, la Fiom, è un’altra cosa».

La battuta è riferita ovviamente a Maurizio Landini, e all’intervista uscita lo stesso giorno sul «Fatto Quotidiano» in cui il leader delle tute blu Cgil annunciava l’ormai arcinota «coalizione sociale». Gibelli parlava solo a nome proprio o si deve intendere il tweet come proveniente da Camusso? Lo hanno chiesto ieri, in una lettera inviata alla numero uno della Cgil, i componenti dell’area di minoranza «Democrazia e Lavoro», che fa riferimento a Gianni Rinaldini, ex leader della Fiom, e a Nicola Nicolosi, ex segretario confederale.

«Pare evidente che l’utilizzo del plurale, tenuto conto del ruolo che l’addetto stampa ricopre nell’Organizzazione, ha reso legittima l’interpretazione, diffusa dai media, che trattasi di dichiarazione a nome della Cgil», scrivono Rinaldini e Nicolosi. Poi un riferimento al successivo faccia a faccia Camusso-Landini. «Proprio perché riteniamo che questi spiacevoli fatti non possono essere addebitati alla segreteria – conclude l’area di minoranza della Cgil- è necessario impedire che possano ripetersi in futuro».