«Esci partito dalle tue stanze, torna amico dei ragazzi di strada». Questa frase di Vladimir Majakovskij rende alla perfezione il lavoro svolto da quasi cinque anni a Viareggio, dai ragazzi del circolo Caracol. Ma i dirigenti del Prc versiliese, forse interpretando la frase alla lettera, li hanno realmente buttati fuori dalle stanze nelle quali ogni settimana, decine di famiglie entrano per ricevere le consulenze dell’Unione Inquilini o per frequentare la scuola popolare organizzata dai giovani del circolo per bambini di elementari, medie e superiori, oltre che per gli stranieri che vogliono imparare l’italiano. O ancora per acquistare generi alimentari direttamente dai produttori attraverso i GAP. Correva l’anno 2008, e la sinistra appena uscita dalla disfatta dell’arcobaleno avviava una profonda fase di riflessione. E dentro Rifondazione Comunista, la maggioranza guidata da Paolo Ferrero, elaborava l’idea del «partito sociale». Recuperare quel rapporto diretto con la propria base sociale, costruendo pratiche concrete di solidarietà sul territorio quali i Gruppi di Acquisto Popolari contro il carovita, scuole popolari gratuite e mercatini del libro usato per resistere allo smantellamento della scuola pubblica targato Gelmini-Profumo. Un lavoro costante e militante che ha permesso al «Caracol» di diventare un punto di riferimento per Viareggio, soprattutto a partire dall’apertura dello sportello del sindacato Unione Inquilini. In una città piena di debiti e con i servizi sociali al collasso, in cui la crisi morde, il lavoro dell’Unione Inquilini è stato fondamentale per garantire il passaggio da casa a casa di chi si è trovato a subire il dramma della perdita del lavoro e della conseguente perdita della casa. A seguito dell’alleanza con il Pd alle elezioni comunali, siglata dai dirigenti versiliesi del Prc nonostante il voto contrario della maggioranza degli iscritti, molti decisero di non rifare la tessera, pur continuando a svolgere le attività di sempre, oramai diventate parte integrante e fondamentale del quartiere Varignano di Viareggio. Poi, la serrata. Senza nessun preavviso, i dirigenti versiliesi del partito di Ferrero, blindano la porta di ingresso al circolo, privando i giovani del Caracol del luogo e dei materiali necessari allo svolgimento di tali attività. Un atto gravissimo, non degno di un organizzazione che si richiama al comunismo. In poco tempo, la notizia ha fatto il giro della rete, scatenando un ondata di indignazione tra gli stessi militanti del Prc e la solidarietà delle più diverse organizzazioni: dai Giovani Democratici al Partito Comunista di Marco Rizzo, passando per centri sociali e associazioni di volontariato, per arrivare, ovviamente alla segreteria nazionale dell’Unione Inquilini, che per bocca di Walter De Cesaris la definisce «atto di inciviltà non solo politica e che condanniamo fortemente, riservandoci tutte le azioni di tutela». Una brutta pagina per la città di Viareggio, ma anche per la sinistra italiana.