«È stato sottoscritto oggi da Ama S.p.A. e Rida Ambiente Srl un contratto per il trattamento di 40 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati su base annua. L’accordo ha decorrenza immediata e rientra tra i normali conferimenti effettuati all’interno della Regione».

In attesa di un eventuale accordo con l’Abruzzo per trasportare nella regione dei parchi ulteriori quantitativi di immondizia romana e dare così una mano alla giunta capitolina pentastellata, ieri l’azienda municipalizzata dei rifiuti è corsa ai ripari.

Proprio mentre i due presidenti di regione dem, Nicola Zingaretti e Luciano D’Alfonso, si incontravano al Mit in un tavolo con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio dove sono stati affrontati anche i nodi della ricostruzione post terremoto e del caro-pedaggi dell’A24-25 (questione risoltasi al momento con altre concessioni economiche al gestore dell’autostrada dei Parchi, la più cara e tra le più mal gestite d’Italia, e la copertura statale di uno sconto fino al 20% per i pendolari tra il Lazio e l’Abruzzo muniti di Telepass).

Alla fine dell’incontro, comunque, D’Alfonso ha ribadito la necessità di avere una richiesta dettagliata e puntuale dal Campidoglio prima di dare la disponibilità a trattare ulteriori quantità di rifiuti negli impianti abruzzesi (deciderà giovedì), mentre Zingaretti si è mostrato «ottimista che si possa arrivare ad una soluzione positiva».

Notizia quasi snobbata dai 5 Stelle romani che contano invece di «recuperare le criticità riscontrate durante le feste di Natale» con «le nostre soluzioni strutturali su raccolta, impianti e mezzi», così che, afferma il presidente della commissione Ambiente capitolina Diaco, «saranno sempre meno quelli che potranno fare speculazioni politiche o tariffe esorbitanti». E a proposito di speculazioni politiche, mentre il Pd porta in aula Giulio Cesare sacchetti della spazzatura, la deputata pentastellata Roberta Lombardi sfida Zingaretti a un confronto tv per «fare chiarezza sulle responsabilità» della crisi. Di Maio invece è diventato molto cauto e prima di parlare, dice, «voglio avere un quadro complessivo della situazione chiaro e circostanziato», anche se «non mi piace temporeggiare».

La cautela del candidato premier del M5S sta anche nel fatto che ieri il commissario all’Ambiente dell’Ue, Karmenu Vella, ha fatto sapere tramite il suo portavoce che la commissione sta monitorando strettamente la crisi dei rifiuti di Roma e del Lazio, «consapevole delle difficoltà nella gestione» e del fatto che «il network regionale delle installazioni per lo smaltimento dei Rifiuti non appare pienamente operativo». La commissione aggiunge però che «non ci sono prove chiare di infrazioni della legislazione comunitaria e va ricordato che spetta alle autorità nazionali la principale responsabilità di assicurare che le reti per la gestione dei Rifiuti funzionino in modo appropriato e trovare soluzioni per risolvere le difficoltà». Parole che il M5S incassa come un punto a suo favore, e una sconfessione delle posizioni del governo.