Con una circolare firmata dal capo dell’ufficio legislativo Giuseppe Bronzini il ministero del Lavoro torna all’attacco del contratto Assodelivery Ugl. Senza mai citarlo, la circolare spiega come non rispetti la legge 128 del 2019 in molte sue parti.

La più importante è la questione del cottimo, non più «previsto» – e invece rimasto con un numero di consegne minimo per avere diritto alla paga oraria nel contratto Ugl – e il fatto di essere stato sottoscritto da «un solo sindacato». I rider costretti ad accettarlo – pena il licenziamento – hanno «il diritto, tutelabile con lo strumento della diffida accertativa» di poter richiedere la «differenza tra gli importi» del contratto Ugl e la paga fissata dalla legge «nei minimi tabellari dei contratti affini».