Atei e credenti in fedi diverse da quella cattolica possono stare tranquilli: in tema di informazione religiosa, la Rai rispetta pienamente il pluralismo. Lo ha sancito l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, rispondendo ad un esposto dell’Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) in cui si lamentava la pesante «violazione del pluralismo informativo in materia di religione» da parte della tv di Stato.

«La Chiesa cattolica gode di una autentica e ingiustificata posizione dominante», aveva denunciato l’Uaar, «la Rai trasmette in pratica un solo messaggio, quello dei cattolici», mentre «lo spazio riservato ad altre concezioni del mondo è estremamente limitato» e quello «riservato alle opinione atee e agnostiche è di fatto addirittura assente».

I dati parlano chiaro: la Chiesa cattolica, fra messe in diretta, presenze nei tg, programmi di approfondimento e comparsate di vario tipo, occupa più del 95% dello spazio dedicato dalla Rai all’informazione religiosa, come risulta dal Dossier sulla presenza delle confessioni religiose in tv realizzato dalla Fondazione Critica liberale con il contributo della Chiesa valdese.

Nient’affatto, risponde l’Agcom, che pochi giorni fa ha respinto l’esposto dell’Uaar. Tanto per cominciare, in tema di pluralismo religioso, la normativa non prevede alcuna forma di par condicio. E comunque «la valutazione in ordine alla completezza dell’informazione non può essere effettuata in base al tempo televisivo fruito da ciascun soggetto portatore di determinati interessi o al numero di presenze degli stessi, ma alla luce della completezza dei temi oggetto di informazione». Insomma il tempo non conta, vale solo la «completezza dell’informazione».

Come però sia possibile assicurare tale completezza senza dedicarvi tempo adeguato è un mistero che l’Agcom non spiega: probabilmente si tratta di un “mistero della fede”. In ogni caso, prosegue l’Autorità garante delle comunicazioni, «la Rai, nella propria programmazione, ha riservato una significativa attenzione alla tematica religiosa».

Sono addirittura due i programmi televisivi dedicati alle confessioni non cattoliche: Protestantesimo (curato dalla Federazione delle Chiese evangeliche) e Sorgente di vita (a cura dell’Unione delle comunità ebraiche). Dove e quando vanno in onda? Su Rai2, a settimane alterne, all’1.30 di notte. E così il pluralismo è assicurato.