Dai Simpson in poi, i cartoni animati «per adulti» provenienti dagli Usa hanno quasi sempre fatto satira sociale, ricalcando di frequente anche la prospettiva inaugurata dalla creatura di Matt Groening, e cioè la famiglia – il più sgangherata possibile. Dai Griffin di Seth Macfarlane a South Park di Trey Parker e Matt Stone tutti hanno pagato il loro tributo alla gialla famiglia di Springfield, rilanciando semmai – per distinguersi – sulle dosi sempre più consistenti di cinismo e politicamente scorretto.

E una famiglia «disfunzionale» è anche al cuore di Rick & Morty, la serie creata per il sito internet Adult Swim da Justin Roiland e Dan Harmon – anche autore della sitcom Community – nel 2013 , e che in Italia ha debuttato l’anno scorso su Netflix su cui sono disponibili le prime due stagioni.

Dopo una lunga attesa e dopo la messa in onda a sorpresa , lo scorso primo aprile, della prima puntata della terza stagione, da domenica Rick & Morty è ufficialmente tornata, anche se Netflix non ha ancora comunicato le date dell’uscita in Italia.
La famiglia protagonista è quella dei Rick e Morty del titolo: un nonno – Rick – geniale scienziato pazzo e alcolizzato, e suo nipote Morty, timoroso e in preda alle tempeste ormonali dell’adolescenza.

L’omaggio principale, ancora più che ai Simpson, è ai Marty e Doc di Ritorno al futuro, che attraversano il tempo come i protagonisti della serie animata. Che però si spingono ancora oltre, e visitano – grazie alle assurde invenzioni di Rick – altri pianeti e universi paralleli, scovando società aliene di ogni tipo e spesso abbattendo sulla terra invasioni e morbi extraterrestri.

Insieme a Rick e Morty ci sono i genitori del ragazzo, Jeff e Beth, una coppia perennemente in crisi (divorziano proprio nella prima puntata della nuova stagione) e la sorella poco più grande di Morty, Summer, che spesso segue nonno e fratello nelle loro avventure mentre i genitori restano sulla terra a litigare.

Splendido esempio  di come la Golden Age della tv passi anche per l’animazione (sempre Netflix distribuisce sia Bojack Horseman di Raphael Bob-Waksberg che F is For Family di Bill Burr e Michael Price ), Rick & Morty si lascia alle spalle la satira sociale: nelle avventure sci-fi di nonno e nipote c’è la parodia del nostro mondo ma specialmente il piacere di inventarne di nuovi e il gusto dell’assurdo e del nonsense, che ci rispecchia ma si spinge anche libero verso territori inesplorati.

Dal pianeta in stile Mad Max dell’episodio uscito domenica scorsa (Rickmancing the Stone) alle interiora di un vecchio homeless in cui Rick ha costruito un parco di attrazioni in stile Jurassic Park, dove visitare i principali virus umani dopo essersi opportunamente rimpiccioliti come in Salto nel buio di Joe Dante. O come nei programmi della tv via cavo intergalattica guardati da nonno e nipote con un decoder che raggiunge tutti gli universi e le dimensioni, e che hanno riscosso un tale successo da meritare un sequel, Interdimensional Cable 2: Tempting Fate, dove non a caso la guest star è un altro grande «esploratore» come Werner Herzog, che presta la sua voce all’alieno Shrimply Pibbles: il più importante «filantropo» di tutta la galassia.