Scomunicato come un mafioso, verrebbe da dire, dopo l’anatema di papa Francesco contro Cosa nostra e ‘ndrangheta la scorsa settimana nella piana di Sibari durante la sua visita pastorale in Calabria. Ernesto Buonaiuti però non era un mafioso ma uno degli intellettuali di punta della prima metà del secolo scorso. Prete, teologo e storico del cristianesimo, sostenitore del metodo storico-critico, aderente al movimento modernista condannato dalla Chiesa intransigente del tempo con l’enciclica Pascendi dominici gregis (1907) di Pio X – poi canonizzato da Pio XII e quindi venerato come santo dalla Chiesa cattolica –, gli venne proibito l’insegnamento nelle università...
Italia
«Riabilitare il teologo progressista»
Vaticano. Dopo l’anatema contro i mafiosi un appello al papa sulla scomunica a Buonaiuti