Dal 13 al 16 ottobre Antonio Rezza e Flavia Mastrella saranno allo storico teatro «La MaMa» di New York – www.lamama.org – all’East Village, con uno dei loro cavalli di battaglia, Pitecus descritto in cartellone in estrema sintesi, come «analyzes the relationship».
È la prima volta negli USA del teatro spiazzante e spaesante del duo, un riconoscimento importante ma anche una nuova tappa del loro percorso. Per l’occasione abbiamo fatto qualche domanda alla direttrice artistica del teatro, Mia Yoo.
Puoi dirci qualcosa del teatro italiano a New York?
Io posso parlare del teatro italiano che è venuto qui a La MaMa con artisti come Giancarlo Nanni, Dario D’Ambrosi, Teatro Delle Albe, Marco Calvani, Motus, Andrea Paciotto, INN Progress Collective e molti altri. Questi artisti hanno presentato il loro lavoro da noi sin dagli anni Settanta, e molte di queste produzioni hanno mostrato al pubblico di New York come il teatro può continuare a rompere le aspettative delle persone relative a quello che pensano sulla performance.
Allo stesso tempo tutti questi lavori sono stati incredibilmente diversi, e diversi per background e prospettive, e molti di questi politicamente o socialmente spinti.
Perché la scelta di Antonio Rezza e Flavia Mastrella, da voi con Pitecus?
La scelta è stata quella di portare questi due artisti e il Teatro Vascello di nuovo a La MaMa. Dico di nuovo perché l’ultima volta che il Teatro Vascello è stato qui a La MaMa fu nel 2000, e posso dirti che attraverso Giancarlo Nanni abbiamo una relazione con loro che risale dagli anni Settanta.
Siamo entusiasti di essere in grado di portare qui a La MaMa questo leggendario Teatro con la produzione di questi artisti unici e straordinari. Per quanto ne so poi, questa è la loro prima a New York, e sento che è importante che il pubblico di qui conosca la loro opera e si renda conto della loro autorevolezza. Sono stata abbastanza fortunata ad incontrare Antonio Rezza e Flavia Mastrella pochi anni fa e sono stata subito rapita dalla loro apertura e vitalità, e in ultimo dalla loro fabulousness. C’è stato subito qualcosa di fiammeggiante e singolare nelle loro energie.
Uno potrebbe dire che il loro spirito creativo permeava tutto quello che facevano. Ovviamente la mia è una impressione che ho avuto da un solo incontro, ma è stato un qualcosa di palpabile.
Che cosa ti aspetti da questa esperienza?
Speriamo che il pubblico sia affascinato nel vedere due artisti che, da decenni, lavorano attraverso diverse discipline e creano performances insieme. Si tratta davvero di qualcosa di speciale, avere qui in questi giorni artisti del genere, artisti che hanno lavorato così da vicino e così in profondità. E magari questo giro riuscirà a far riprendere il dialogo tra La MaMa e il Teatro Vascello, così che questa compagnia (Rezza e Mastrella) e altre produzioni del Teatro potranno tornare qui a La MaMa nel futuro.
Come pensi reagirà il pubblico?
Speriamo che lo ameranno, così come il pubblico in Italia e di altre parti del mondo ha amato il loro teatro.