Un tempo, neanche troppi anni fa, Via Rolando Vignali, a Roma, era molto più trafficata di adesso. Qualcuno la usava come scorciatoia interna per arrivare agli studios di Cinecittà, sorprendendo le auto incolonnate nelle lunghe file sulla Togliatti. Altri invece erano costretti a mettere le quattro frecce e lasciare l’auto in doppia fila per entrare dentro l’affollatissimo Ufficio di collocamento. Oggi Cinecittà ha perso lo smalto dei bei tempi e ha visto le sue maestranze principali confinate nel Cinecittà World di Castel Romano, come specie in via d’estinzione (professionale) ad uso e consumo dell’intrattenimento di massa. Il collocamento ha invece cambiato nome, divenendo Centro per l’impiego; ma la nuova flessibilità imposta dal mercato del lavoro ne ha depotenziato e ridotto i margini d’intervento.

Di fronte al mercato, però, sotto i portici dei palazzi di Caltagirone che ospitano molti degli oltre 50 fondi commerciali abbandonati, Lorenzo e Eleonora hanno dato vita alla palestra popolare Revolution: tanti sport, tariffe popolari e un nuovo servizio per un intero quartiere. «Prima di finire il suo mandato da mini-sindaco nell’ex X Municipio, Sandro Medici emise un’ordinanza di giunta municipale in base alla quale venne affidata la custodia e la guardiania di questi locali di proprietà del Comune di Roma (Dipartimento Patrimonio) al Comitato di Sviluppo Locale Piscine di Torre Spaccata, nato dall’unione tra il comitato di quartiere, la cittadinanza e la cooperativa Stand Up», spiega Lorenzo Catalano, istruttore di pugilato. «Custodia e guardiania sono parole vuote che reiterano l’abbandono e il degrado in cui versavano questi locali. L’idea di una palestra, di una riqualificazione sia territoriale che culturale, è la scommessa sulla quale stiamo investendo; e la partecipazione di tantissime persone ne è la prova tangibile. 2 anni di lavori autofinanziati e autogestiti, da marzo 2013 ad oggi, con in mezzo l’inaugurazione dello scorso 27 settembre 2014».