I cittadini italiani vogliono una legge elettorale coerente con la Costituzione. Lo hanno detto chiaramente il 4 dicembre, quando hanno bocciato in blocco la riforma Renzi/Boschi e l’annesso Italicum. E lo stanno dicendo in questi giorni, firmando la petizione per «Restituire la sovranità agli elettori» promossa dal Comitato per il No e dal Comitato contro l’Italicum, che sarà presentata al parlamento quando inizierà il dibattito sulla futura legge elettorale. Tra i primi firmatari Pace, Villone, Falcone, Montanari, Azzariti, Ferrara, Gallo, ai quali si è aggiunto Stefano Rodotà.

Come si restituisce la sovranità agli elettori? Per cominciare, rinunciando a ogni forma di premio di maggioranza ed eliminando i capilista bloccati e le candidature multiple, per arrivare a un parlamento pienamente rappresentativo della volontà reale degli elettori, quella espressa nelle urne e non quella artificiale e distorta derivante da trucchi e trucchetti.

Purtroppo, è forte il rischio che il parlamento produca un nulla di fatto o che si ostini ad andare in tutt’altra direzione. Per questo a sostegno della petizione i comitati locali – 750 in tutta Italia – si stanno mobilitando con banchetti, conferenze stampa, iniziative di piazza, dibattiti e incontri con grande partecipazione di pubblico. Per esempio, il 4 marzo scorso il Salone Melograno di Sanremo era strapieno di persone che – anche in piedi – per oltre due ore hanno partecipato alla Conferenza sulle leggi elettorali tenuta dalla dottoressa Lara Trucco, docente di diritto costituzionale all’Università di Genova, e poi hanno firmato la petizione. E così il giorno prima a Ravenna, nella conferenza alla quale partecipava Felice Besostri, coordinatore del pool di avvocati anti-Italicum. «A chi, con insofferenza e delusione, dice “quello che la cittadinanza dice o fa non conta niente”, facciamo notare che nel corso di dieci anni il popolo sovrano ha detto No a due controriforme della Costituzione e fermato due leggi elettorali incostituzionali», ha osservato Maria Paola Patuelli, del Comitato di Ravenna.

La raccolta delle firme si fa anche online, attraverso la piattaforma change.org (https://www.change.org/p/restituire-la-sovranità-agli-elettori) e viaggia ormai al ritmo di oltre mille al giorno: i Comitati chiedono a tutti di sostenere e condividere la petizione, di farne oggetto di dibattito a casa e nei luoghi di lavoro affinché il numero delle firme continui a salire e la petizione possa davvero incidere sulle scelte del parlamento. Per le info e i moduli da scaricare e stampare www.referendumcostituzionale.online e facebook @referendumiovotono.

Banchetti e iniziative:

Mestre: oggi, ore 9.30-13.00, banchetto al mercato di via Fapanni; domani, ore  16.00-19.00 in Piazza Ferretto; domenica, ore 9.30-13.00 in Piazza Ferretto.

Padova: oggi, ore 20.45 incontro pubblico “Art. 32. La sanità nell’era della privatizzazione è ancora un diritto universale?” con S. Cecconi, C. Samueli, R. Nadalutti – Centro Universitario Padovano, via Zabarella, 82.

Milano: domani, ore 10-17, incontro pubblico “Attuare la Costituzione” con V. Angiolini, R. Romano, A. Fumagalli, L. Esposito, E. Lattuada, G. Palma, G. La Malfa, M. Cattaneo, S. Sylos Labini, L. Menapace, D. Gallo, P. Maddalena – circolo “El Salvadanè”, v. E De Amicis 17.

Imperia: giovedì 23, ore 9.15-11.45, raccolta firme – Porto Maurizio via Cascione angolo via XX Settembre.

Ravenna: domani, ore 9-13, raccolta firme – Mercato grande, lato Viale Berlinguer.

Amelia: venerdì 24, ore 17, dibattito con M. Volpi, A. Solinas – Sala Boccarini.

Frosinone: oggi, ore 17, incontro “Le nuove sfide dopo il 4 dicembre” con D. Paglia, C. Corsetti, P. De Simone, F. D’Isanto, L. Granieri – Sala Consiglio provinciale, Piazza Gramsci 13.

Palermo: domenica, ore 11-16, dibattito sulla legge elettorale – Piazza Casa Professa 1.

Catania: domani e domenica, ore 17, raccolta firme in piazza Stesicoro.