Per arrivare in Trentino, dove domenica prossima andranno al voto Trento, Bolzano e altri 250 comuni, Renzi avrebbe usato non uno ma ben due voli di stato. Così tuona da facebook il deputato M5S Riccardo Fraccaro. Due aerei, spiega, «uno per il premier e i parlamentari Pd in qualità di personale di bordo, l’altro per il suo staff, tra cui 5 cameraman, un fotografo, 2 tuttofare e il capo del cerimoniale di Palazzo Chigi». Per il deputato grillino, trentino di origine, il costo totale «della propaganda volante» sarebbe di «oltre 26mila euro l’ora solo per gli spostamenti». Sulla gita del premier arrivano le contestazioni anche di Florian Kronbichler di Sel. «Renzi ha portato a Bolzano con un volo di Stato i deputati locali di Pd e Svp. A me non è giunto alcun invito, non lo avrei accettato» e tuttavia, ha spiegato ieri in aula, «non accetto che ci siano discriminazioni tra deputati in occasione di visite di Stato. La verità è che Renzi a Bolzano è andato a fare un tour elettorale mascherandolo da visita di Stato, scegliendosi una combriccola di deputati da portarsi appresso». Infine polemiche anche per questioni di decoro. A Trento il centro sportivo di Sanbapolis ha chiesto ai suoi studenti alloggiati «di rimuovere i vestiti appesi sul balcone». Si rinnovano i fasti di Berlusconi, che contestava la biancheria appesa nelle città che visitava. Così ieri a Trento: via quelle mutande, passa Renzi.