La comunicazione ufficiale è arrivata ieri: Paolo Siani correrà per il Pd alle prossime politiche. Pediatra all’ospedale Santobono di Napoli, fratello del cronista del Mattino Giancarlo ucciso dal clan Gionta nel 1985, da dieci anni presidente della fondazione Polis che si occupa di vittime della camorra e di beni confiscati, il corteggiamento da parte del Pd a Siani era iniziato già alla vigilia delle ultime comunali: Matteo Renzi l’avrebbe voluto come sfidante del sindaco Luigi de Magistris, sarebbe stata una campagna elettorale combattuta da due esponenti dello stesso quartiere, il Vomero. Ma Siani allora rifiutò.

Il pressing di Renzi è ripreso subito dopo il referendum, quando arrivò in città con il suo trolley, senza membri di partito al seguito. Prima tappa casa Siani per proporgli un seggio in parlamento e poi il Rione Sanità. La trattativa è stata lunga, ieri è arrivato il sì come «indipendente», ma non senza alcune precisazioni: «Ho chiesto di poter scendere in campo non solo in un collegio proporzionale plurinominale ma anche in uno uninominale nella mia città. A me piacerebbe cimentarmi nel posto dove vivo e lavoro. Dopo un anno, se sarò eletto, farò il primo resoconto. Se la mia presenza nel Palazzo della politica non sarà costruttiva e utile per la mia comunità, tornerò a fare il dottore in ospedale». Lascia la guida di Polis al vice, don Tonino Palmese, e annuncia: «Nei prossimi giorni dirò cosa ho intenzione di fare se sarò eletto».

A Napoli il Pd ha in campo Renzi, che ha scelto di presentarsi in tre aree simbolo, e Siani. Così il ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti, potrebbe migrare in un’altra regione del Sud. I sondaggi danno i dem in difficoltà in Campania, i seggi sicuri sono meno di dieci a cui si aggiungono i contendibili. Il collegio Napoli-Arenella, il cui cuore è il Vomero, è uno di questi. Alle comunali del 2016 i dem hanno raccolto in città un misero 11,6%, al Vomero il 9,9%. Scenario inverso al referendum di dicembre: in città ha votato Sì il 29,6% ma nel quartiere collinare il Sì è salito al 38,6%. Secondo Renzi una persona stimata come Siani potrebbe risultare la mossa vincente.

Anche Liberi e uguali potrebbe mettere in campo una candidatura civica del Vomero, Toni Nocchetti, vulcanico animatore dell’associazione Tutti a scuola che difende i diritti dei ragazzi disabili. Una figura ugualmente conosciuta e stimata. Il suo nome è stato fatto all’assemblea cittadina di martedì, ma si dovrà trovare la quadra con i parlamentari uscenti. A Napoli dovrebbe correre anche Mara Carfagna per Fi (forse proprio nel collegio Arenella) e un big dei 5S, Roberto Fico. Il presidente della commissione di vigilanza Rai è stato tra i primi a fondare un meetup, nel 2005. Nel movimento vige il criterio della residenza così, passato il vaglio delle parlamentarie, sarà in lista in uno dei quattro collegi della città. I 5S sono molto radicati al Vomero, la prima municipalità a eleggere un rappresentante grillino nel 2011.