È stato lo stesso ex segretario Renzi a postare ieri su twitter la foto della sua tessera Pd 2016 fresca di rinnovo. L’occasione è un’iniziativa del suo circolo di Vie Nuove di Firenze. «Oggi a pranzo nel mio circolo. Una comunità di persone libere che sceglie la democrazia interna. Da noi, solo da noi, #unovaleuno». Immediato il commento di Francesco Boccia, braccio destro di Michele Emiliano, uno dei due sfidanti alle primarie: «L’ex segretario ha aspettato l’ultimo giorno per rinnovare la tessera? Incredibile, poi dice che io sono polemico». La controreplica viene affidata all’istante al segretario del circolo fiorentino: l’iscrizione «è avvenuta il 9 febbraio 2016 e oggi, dopo un bellissimo pranzo con amici e compagni del circolo Vie Nuove dove storicamente è iscritto, Matteo Renzi ha semplicemente ritirato fisicamente la tessera». Ma a mandare in fibrillazione più di un funzionario del Nazareno era un dettaglio per addetti ai lavori. Ieri infatti, 28 febbraio, scadeva il termine per l’iscrizione dell’elettorato attivo del congresso. Quello per l’elettorato attivo, a norma dell’art.4 del regolamento approvato la scorsa settimana, scadeva lo scorso 24. E se l’iscrizione fosse stata fatta dopo – fa fede, si spiega, il codice dell’iscritto – l’ex segretario , più che favorito alle primarie, non avrebbe potuto presentare la sua candidatura.