Vita artistica lunga e tortuosa per Francesco Renga, dagli esordi sperimentali nel segno di Demetrio Stratos al passaggio rock dei Timoria fino a Sanremo e una carriera solista che è arrivata con L’altra metà – in uscita il 19 aprile (SonyMusic)- all’ottavo disco. Dodici canzoni dal tratto decisamente pop, molta cura negli arrangiamenti – elettronica ma con giudizio, dietro si muove tutto l’entourage di Michele Canova che lo segue come un’ombra ormai Tempo reale (2014) e una vocalità che ha acquisito con gli anni morbidezza e eleganza. «È stato Michele l’artefice di questo percorso, mi ha trovato il giusto spazio in un mondo musicale che si è trasformato completamente. E stato un percorso lungo anche a livello vocale, la morbidezza acquisita dipende anche dal tipo di scrittura e da come è stata affrontata. Questo album, su cui ho lavorato per molto tempo, è frutto di una scrematura su un repertorio di 60 brani. Volevo che fosse un punto di approdo importante, anche se il percorso è in evoluzione».
Aspetto che torni – il brano portato in gara a Sanremo – è un po’ fuori dagli schemi; strofa importante e ritornello senza troppi ammiccamenti, inevitabile la tiepida accoglienza del pubblico…: «In realtà non dovevo nemmeno andare al festival, ci sono andato solo per quella canzone per l’urgenza narrativa di quello che interpretavo». Un testo personale, dove cita la morte della madre e la malattia del padre. Nella formazione del cantautore bresciano, un posto fondamentale riveste l’incontro con il mondo di Demetrio Stratos: «La cosa che mi ha folgorato sin da subito è stata la ricerca: l’uso che faceva della voce come strumento sono state per me come un’illuminazione. Ascoltare Stratos mi ha spinto a seguire lezioni di canto e capire come si struttura la voce, anche fisicamente». L’amore del mostro – una delle tracce dell’album – si ispira alla Casa di Asterione di Borges: «Rappresenta un po’ l’amore che ognuno di noi ha dentro di sè ma non ha voglia di condividere, è quindi un’urgenza, diciamo, esistenziale».

UNA SCRITTURA legata all’attualità: «Ho voluto in qualche modo trovare una chiave di lettura per raccontare il presente, con leggerezza e un po’ di fiducia in quello che potrebbe essere il futuro». Il tour di Renga parte in autunno,date zero l’11 e il 12 ottobre dagli Arcimboldi Milano, ma nel frattempo L’altra metà viene presentato in occasione di due anteprime speciali: il 27 maggio all’Arena di Verona e il 13 giugno al teatro Antico di Taormina.