Nocturne è un album molto suonato ed anche molto scritto. Il booklet lo dimostra. Infatti, Remo Anzovino, ha avvertito l’esigenza di addobbare la sua musica con un corredo notevole di parole; la cui destinazione e forse prima intenzione è quella di costruire un’ideale ponte di passaggio da chi fa musica a chi la ascolta. Un progetto che ambisce a rivelare tutte le potenzialità compositive di un artista che ha fatto della sua irregolarità e trasversalità professionale uno stile e un modo di vivere in totale libertà la sua musica. Questo transito passa innanzitutto dalla pubblicazione per la Sony Classical e dall’aver registrato l’intero cd nei più celebri studi di Tokyo, New York, Londra e Parigi. Ed altro punto di forza è l’essersi affidato a collaborazioni illustri come quelle di musicisti appartenenti a tradizioni locali e virtuosi di strumenti etnici (il duduk di Vardan Grygorian) o protonovecenteschi come l’onde martinot suonato dalla francese Nadia Ratsimandresy. Gli archi della London Session Orchestra hanno la direzione di Stefano Nanni che si è occupato pure degli arrangiamenti. Produce Taketo Gohara.