Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, ex Sel e oggi referente sardo di Campo progressista, ha rotto gli indugi e ha annunciato la sua candidatura alla presidenza della Regione Sardegna per le elezioni del prossimo febbraio. Zedda ha deciso di scendere in campo raccogliendo l’invito che due mesi fa gli avevano rivolto 130 primi cittadini dell’isola, quello di correre per diventare «il sindaco della Sardegna». Un’iniziativa sostenuta, a livello nazionale, da Italia in Comune, il movimento fondato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti, che ieri ha ribadito: «Zedda è il nome giusto per fermare la destra sovranista».

A Milis, piccolo centro dell’Oristanese scelto da Zedda per sciogliere le riserve, domenica scorsa c’erano solo amministratori, ma la candidatura è appoggiata dal Pd e da tutta l’area del centrosinistra, con la sola incognita del Partito dei sardi (Pds), una formazione autonomista che ha avuto un ruolo importante nella giunta in carica presieduta dal dem Francesco Pigliaru. Sempre domenica il Pds ha aperto la campagna per le «Primarie nazionali sarde» davanti a 600 persone tra amministratori e cittadini: cinque candidati, tra i quali sarà scelto un aspirante governatore anti Zedda.

L’ipotesi primarie resta in campo, teoricamente, anche per il centrosinistra. Una parte del Partito democratico, quella che fa capo a Renato Soru, continua a considerarla un’opzione. Ma la candidatura di Zedda quasi certamente l’ha messa fuori gioco. D’altra parte i tempi sono stretti, tanto più che oggi lo stesso Zedda si è detto favorevole all’accorpamento delle regionali – che potrebbero essere fissate dalla Giunta regionale per il 24 febbraio – con le suppletive in programma il 20 gennaio per assegnare il collegio uninominale di Cagliari. Un posto lasciato vuoto dalle dimissioni da deputato del velista Andrea Mura (ex M5S). «L’accorpamento – dice Zedda – non andrebbe a nostro vantaggio visto che ogni giorno sia Lega sia M5S perdono qualcosa nei sondaggi, ma preferiamo risparmiare due milioni di risorse pubbliche».

La scelta di Zedda arriva all’indomani del tour nell’isola di Salvini, che ha incontrato i leader del centrodestra in vista delle regionali. Ieri il senatore del Partito sardo d’azione Christian Solinas, indicato da Salvini, ha ricevuto l’endorsement di Forza Italia. Grandi manovre anche nel Movimento 5 Stelle, che questa settimana celebrerà le sue “regionarie” on line. A sinistra, il cartello formato da Sinistra Italiana, Rifondazione e Pci non chiude a Zedda, ma chiede una drastica inversione di tendenza, in termini di contenuti, rispetto a quanto fatto dalla giunta Pigliaru per il lavoro, l’ambiente e la sanità.