«Voterò No al referendum costituzionale». Walter Veltroni lo ha detto ieri sera in televisione (Otto e mezzo, La7), allargando la lista delle figure storiche del centrosinistra che si sono schierate contro l’invito per il Sì del segretario Pd Zingaretti. E infatti il fondatore del partito democratico ieri sera ha ricordato di essere in buona compagnia: «Voto No come Prodi, Parisi e Cacciari, su questo tema specifico per fortuna ci sono punti di vista diversi sennò deciderebbero solo i segretari di partito. Ma non piace l’andazzo che sta prendendo il dibattito sulle istituzioni. Sento parlare di preferenze, vedo tornare il proporzionale, ma io sono per il maggioritario».

Veltroni ha spiegato che la decisione sul referendum riguarda solo il referendum: «Il Pd per tre volte ha votato no a questa riforma. Io penso che non si possa fare un taglio dei parlamentari senza una riforma complessiva perché se si tocca il parlamento bisogna farlo tenendo conto degli equilibri necessari. Il vero problema è il bicameralismo perfetto, per questo voterò no». Altrimenti, ha aggiunto, «se quello di domenica e lunedì prossimi fosse un voto sul governo, voterei a favore, perché non vedo alternative e perché penso che abbia fatto quello che doveva fare, e non era facile». «Mi auguro – ha aggiunto il primo segretario del Pd ed ex sindaco di Roma – che vincano i candidati di sinistra nelle regioni e mi dispiace che in alcune regioni non ci siano candidati comuni della coalizione di governo».

Intanto dal fronte del No sono arrivate critiche alla decisione del programma tv di Rai uno Porta a Porta di riservare a Luigi Di Maio l’invito per l’ultima puntata prima del referendum. A 24 ore dall’inizio del silenzio elettorale, dunque, le telecamere saranno tutte per il principale esponente del Sì. La trasmissione di Bruno Vespa ha replicato sostenendo che Di Maio sarà ospite come leader politico e che sul referendum, gli sarà rivolta «una domanda». Bilanciata, in teoria, da una domanda identica e per la stessa durata a «un esponente del fronte del No».